Conosciamo insieme una delle eccellenze nazionali, l'azienda Carrera, produttrice d'abbigliamento è partita da Verona sessant'anni fa e oggi è attiva in tutto il mondo. Un viaggio figlio di una visione imprenditoriale di primissimo livello.
Fondatore nel 1965 dell'azienda Carrera Jeans assieme ai fratelli Tito e Domenico.
Da sartoria a industria, un viaggio lungo sessant’anni. Com’è nata l’idea di puntare su questo settore?
Dopo aver acquisito il diploma di sarto, ho aperto la sartoria di abiti su misura, erano gli anni ’60. I giovani sognavano i jeans come nuovo abbigliamento e anch’io ero stimolato a produrre questi capi, così con i miei fratelli abbiamo iniziato l’avventura di Carrera.
Come azienda guardate al concetto di famiglia e di territorio. Nonostante l’espansione avete sempre mantenuto un forte legame con la terra da cui siete partiti, è così?
Sì la sede é sempre rimasta a Verona anche se molti concorrenti si sono trasferiti a Milano. Conosciamo la mentalità dei lavoratori del veneto e dei veronesi e ci sembra adatta al nostro modo di vedere le cose e l’azienda.
Quando è stato deciso il grande salto, quando avete iniziato a guardare oltre i confini nazionali?
Il jeans é un prodotto universale, indossato ovunque. Quando produci jeans viene naturale guardare oltre confini.
Perché il Tagikistan? Quali spunti avete colto da quella terra?
La Russia è sempre stata un ottimo cliente per Carrera, dopo il crollo del muro abbiamo avuto modo di visionare il loro cotone coltivato in Tagikistan. La qualità era eccezionale e da lì è nato l’interessa per la filiera.
Come si svolge l’attività in loco?
L’attività si sviluppa dal cotone grezzo al prodotto finito: un progetto molto innovativo che prevede filatura, tintoria, tessitura, confezionamento e distribuzione del jeans. La filiera è molto impegnativa ma ti dà la possibilità di avere tutto sotto controllo al fine di garantire la qualità.
Avete in programma o in essere altre collaborazioni con il territorio eurasiatico?
Le nostre collaborazioni ora sono con le università per formare nuovi tecnici dando loro la possibilità di fare pratica nei nostri impianti.
Potete fungere da spunto per altri imprenditori a credere in terre così lontane ma anche così ricche di opportunità?
Oggi con i mezzi che abbiamo a disposizione non ci sono più terre lontane: ci sono cambiamenti per creare più valore aggiunto alla materia prima e arrivare al progetto finito. Nel nostro caso, in Tagikistan, si coltiva un ottimo cotone trasformandolo direttamente in loco, per noi di Carrera è una grande opportunità.