Negli ultimi anni il processo di modernizzazione e di sviluppo sostenibile della società, così come le sue moderne esigenze, sono cambiati in modo significativo rispetto al passato. È molto importante capire che lo sviluppo economico è impossibile senza un adeguato sviluppo sociale. I Paesi asiatici hanno recentemente mostrato progressi significativi sotto questo aspetto, e la loro vicinanza culturale all’Egitto ci consente di imparare preziose lezioni dalle loro esperienze. Vale la pena notare il forte impegno sul tema della parità di diritti per le donne e i cambiamenti positivi che la società egiziana ha registrato in questa direzione.
In particolare, l’Egitto ha raggiunto una significativa rappresentanza femminile (26%) nel Consiglio dei Ministri mentre nella Camera dei Rappresentanti le donne occupano il 15% dei seggi. È aumentata la rappresentanza delle donne negli organi governativi regionali, nel sistema giudiziario e nella procura dell’Egitto.
Lo sviluppo sostenibile richiede un partenariato tra il Governo, la società civile e il settore privato, mentre al centro dell’intero processo devono trovarsi gli interessi del cittadino.
Questi principi fondamentali rappresentano una parte integrante del programma del presidente eletto, Abdel Fattah Al-Sisi: siamo fiduciosi che manterrà il suo impegno anche durante il terzo mandato consecutivo.
Abbiamo posto alcune domande su questi temi alla Dottoressa Salwa Thabet, professore di Amministrazione e Politiche Pubbliche, Direttore degli Affari Internazionali e Rettore della Scuola di Economia e Scienze Politiche dell’“Università del Futuro” del Cairo.
Salwa Thabet, professore di Amministrazione e Politiche Pubbliche, Direttore degli Affari Internazionali e Rettore della Scuola di Economia e Scienze Politiche dell’“Università del Futuro” del Cairo
Quali sono i programmi e i concetti più importanti che si possono notare in relazione alla questione della modernizzazione e dello sviluppo sostenibile della società egiziana?
Cominciamo con il principio fondamentale della sostenibilità, che costituisce la condizione più importante per lo sviluppo di qualsiasi Stato. Esistono 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che fungono da base per lo sviluppo di strategie in qualsiasi Paese. Bisogna riconoscere che il progresso è impossibile senza una solida base nell’istruzione, nell’uguaglianza e nell’assistenza sanitaria. Anche il mantenimento dell’equilibrio tra sviluppo economico e sviluppo sociale è di fondamentale importanza.
Inoltre, l’attuazione di riforme strutturali nelle istituzioni, soprattutto in termini di sviluppo delle risorse umane, dando alle donne il potere di assumere posizioni dirigenziali più elevate, funge da principale motore delle riforme. Attualmente, le donne egiziane stanno vivendo il loro periodo di massimo splendore in termini di diritti e libertà.
Inoltre, è essenziale sostenere il pluralismo, soprattutto a livello locale (governo, società civile e settore privato incentrato sul cittadino). Lo sviluppo sostenibile è impossibile senza il rafforzamento dei partenariati tra queste tre componenti del triangolo.
A livello globale, la cooperazione con le organizzazioni internazionali è cruciale, e si tratta di un’integrazione che tenga conto del concetto di pluralismo, dell’uguaglianza delle persone e dell’identità culturale insomma di tutto ciò che favorisce la partecipazione allo sviluppo sostenibile. Le crisi che dobbiamo affrontare in questo momento richiedono la necessità di cercare e di trovare un terreno comune, di lavorare insieme per superare le sfide, in particolare quelle legate alle guerre e ai cambiamenti climatici.
Sul piano di cooperazione e di sviluppo della comprensione reciproca all’interno della comunità internazionale si può dire che la situazione stia migliorando o stiamo assistendo a conflitti, isolamento e ritiro entro i confini nazionali?
Uno degli obiettivi principali di queste nuove idee è proprio quello di promuovere il coordinamento e la cooperazione tra diversi Paesi e organizzazioni internazionali nel campo dello sviluppo sostenibile.
Come è stato accolto dalla comunità internazionale il recente studio condotto in Egitto, intitolato “Una vita degna”, che è stato presentato al Forum accademico internazionale alle Hawaii?
La ricerca “Una vita degna” è stata ampiamente riconosciuta come un esperimento egiziano eccezionale e di successo. Ha attirato notevole attenzione ed è stato molto apprezzata al Forum accademico internazionale alle Hawaii. Questo progetto, volto a migliorare la vita delle persone nei villaggi più poveri dell’Egitto, è stato definito un esempio ispiratore e un modello che integra organicamente le politiche del Governo nel campo dello sviluppo sociale.
Il fatto che questo progetto dopo essere stato proposto dai giovani egiziani è stato accettato dalla leadership politica del Paese dimostra la sua credibilità e il suo potenziale per imminenti cambiamenti positivi.
Uno dei fattori chiave che contribuiscono al successo del progetto è la sua natura inclusiva e partecipativa. Tutte le parti interessate sono coinvolte nel processo di pianificazione e gestione, garantendo che le esigenze e le prospettive di tutti i settori della società siano prese in considerazione. Per selezionare i villaggi più poveri vengono utilizzati criteri scientifici e oggettivi per garantire che le risorse vengano allocate proprio nei punti dove sono più necessarie.
Il progetto si avvale inoltre di una struttura istituzionale consolidata sia per la selezione dei villaggi che per il coordinamento dell’intera opera. Sono stati elaborati degli indicatori chiari per misurare i miglioramenti nella vita dei cittadini, tra cui la crescita del reddito, la creazione dei nuovi posti di lavoro, l’accesso ai servizi. La struttura organizzativa è stata progettata per riunire diversi team specializzati in infrastrutture, sviluppo economico, benessere sociale e aumento degli indicatori di spazi abitativi pro capite. Questo approccio olistico garantisce un’implementazione completa ed efficiente del progetto.
Inoltre, il lavoro di oltre 36.000 giovani volontari egiziani qualificati ha svolto un ruolo decisivo nel successo del progetto. La loro dedizione e il loro contributo sono stati molto apprezzati sia a livello nazionale che a quello internazionale. Particolarmente impressionante è stata la capacità del progetto di trovare soluzioni globali ai problemi legati alla povertà, in particolare in termini di conservazione del patrimonio e partecipazione dei cittadini.
Vediamo che l’esperienza egiziana è vicina all’esperienza sia dei Paesi sviluppati che degli emergenti Paesi asiatici. Ma cosa distingue esattamente l’esperienza egiziana, cosa la rende unica e quali sono i fattori più importanti per il suo successo in questo senso?
I Paesi asiatici hanno sperimentato un progresso economico e sociale significativo, dovuto principalmente ad alcuni fattori comuni. Uno dei fattori chiave è l’istruzione, come si è visto Paesi come Cina, Singapore e Giappone, dove l’educazione per lo sviluppo sostenibile ha svolto un ruolo fondamentale.
Questi Paesi si concentrano sull’istruzione primaria e secondaria, sulla ricerca e sulla tecnologia, sullo sviluppo dei programmi di studio e sulla formazione professionale per fornire ai giovani le competenze necessarie per il mercato del lavoro. Vale la pena notare che esiste una correlazione positiva tra crescita del reddito, livelli di istruzione e formazione e aumento delle aspettative di vita.
Inoltre, l’istruzione è considerata uno strumento fondamentale nella lotta contro la povertà intellettuale e i nuovi Paesi stanno riconoscendo la necessità di sostegno finanziario centralizzato per affrontare efficacemente questo problema.
Anche l’industrializzazione ha svolto un ruolo importante nella trasformazione positiva dei Paesi asiatici. Incoraggiando gli investimenti nazionali ed esteri, fornendo vari incentivi, crediti e preferenze fiscali, soprattutto nei settori manifatturieri, questi Paesi hanno stimolato la crescita economica.
La politica commerciale aperta è un altro aspetto molto importante del loro progresso. I Paesi asiatici stanno perseguendo politiche commerciali aperte, che consentono loro di aumentare le esportazioni e le importazioni precedentemente limitate.
Noto che gli investimenti nelle infrastrutture hanno svolto un ruolo importante nel miglioramento della vita degli abitanti dei villaggi più poveri. Questi Paesi hanno investito molto nel miglioramento delle infrastrutture delle aree arretrate.
Anche gli investimenti di piccole e medie dimensioni a favore del piccolo business hanno contribuito alla crescita economica.
Nel corso di queste trasformazioni, gli Stati hanno svolto un ruolo chiave come principale motore della modernizzazione. Il rapporto tra lo Stato e la società civile dev’essere caratterizzato dalla cooperazione piuttosto che dal conflitto, riconoscendo che lo sviluppo deve basarsi sul partenariato tra i tre settori.
Alla luce della digitalizzazione, del progresso tecnologico e della quarta rivoluzione industriale, come colmare la carenza di risorse naturali attraverso il fattore umano?
Il movimento globale verso la governance digitale implica l’uso della tecnologia nello sviluppo delle istituzioni, che richiede nuovi approcci all’interazione diretta con i cittadini e alla fornitura di servizi. Ciò comporta la diffusione delle politiche pubbliche e la promozione della cooperazione e dell’interdipendenza tra diversi settori. L’Egitto ha intrapreso questa strada con la creazione di città intelligenti, in particolare la nuova capitale amministrativa, annunciando l’imminente rivoluzione digitale e amministrativa.
Qual è la road map per la riforma amministrativa in Egitto?
La riforma strutturale amministrativa è fondamentale per riformare i sistemi istituzionali e renderli più adattabili alle nuove sfide. Al centro di questa riforma ci sono la riforma legislativa, in particolare la riforma del Parlamento egiziano, nonché la riforma istituzionale. Quest’ultimo comporta la valutazione delle strutture organizzative, l’analisi dei posti di lavoro, la digitalizzazione e la preparazione di nuove classi della società, in particolare attraverso la formazione e l’emancipazione delle donne. Inoltre, si tratta di stabilire un collegamento tra le esigenze del mercato del lavoro e il settore dell’istruzione.
Il trasferimento nella nuova capitale amministrativa dell’Egitto comporterà la stessa vecchia burocrazia?
Sono fiduciosa che la prossima capitale amministrativa diventi un simbolo dei cambiamenti amministrativi rivoluzionari in Egitto e che svolga un ruolo di primo piano negli sforzi futuri del Paese.