Un articolo di: Francesco Lovati

A Samarcanda è in corso la XVI edizione del Forum Economico Eurasiatico dal titolo “L’Eurasia in un mondo che cambia: l’agenda della cooperazione”, i messaggi di Shavkat Mirziyoyev e Vladimir Putin. Il significato dell'appuntamento.

Shavkat Mirziyoyev: L’iinterazione porposta dal Forum sarà particolarmente utile oggi, in quanto il mondo sta vivendo cambiamenti e trasformazioni dinamiche

Si è aperto il 3 novembre a Samaracanda, in Uzbekistsan, il Forum Economico Eurasiatico organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia. “L’Eurasia in un mondo che cambia: l’agenda della cooperazione”, è il titolo dell’appuntamento realizzato in partnership con il Ministero degli Investimenti, dell’Industria e del Commercio della Repubblica dell’Uzbekistan

Shavkat Mirziyoyev, presidente dell’Uzbekistan ha rivolto ai partecipanti sottolineando l’importanza della cooperazione, in particolare in un momento caratterizzato da grandi cambiamenti e instabilità:

“Rivolgo i miei più sinceri saluti, in Uzbekistan, gli ospiti della XVI edizione del Forum Economico Eurasiatico. Si tratta di un evento molto autorevole, dedicato al business, che si tiene per la prima volta nel nostro Paese, nell’antica e inconfondibile Samarcanda. Fin dai tempi antichi questa storica città, situata nel crocevia della Grande Via della Seta, riuniva l’Occidente e l’Oriente, il Nord e il Sud, ed era uno dei maggiori centri per gli scambi commerciali, scientifico-tecnologici, culturali e umanitari nel vasto spazio eurasiatico.
Il Forum – che si tiene ogni anno grazie all’iniziativa dell’Associazione Conoscere Eurasia – oggi è diventato un’efficace piattaforma di dialogo attivo e produttivo tra i rappresentanti del mondo della politica, dell’imprenditoria, della società civile, tra esperti e specialisti in varie questioni dell’economia globale e delle prospettive della cooperazione.
Ritengo che questa interazione sarà particolarmente utile oggi, in quanto il mondo sta vivendo cambiamenti e trasformazioni dinamiche. Davanti a noi ci sono nuove sfide e minacce che influiscono sulla stabilità e lo stabile sviluppo dei nostri Paesi. Sostengo la scelta della tematica principale di questo evento (“L’arte dell’innovazione”), che ancora una volta sottolinea il crescente interesse reciproco e il desiderio di una larga cooperazione internazionale nell’economia internazionale, nell’alta tecnologia, nella digitalizzazione e nell’industria verde.
Sono certo che durante i lavori del Forum verranno proposti nuovi meccanismi di partenariato commerciale, economico e finanziario, per gli investimenti e la tecnologia; e che ci saranno anche raccomandazioni volte a rafforzare i legami di cooperazione nell’industria, nelle nuove tecnologie, nell’agricoltura intelligente, nei trasporti e nella logistica.
Sottolineo che l’Uzbekistan è pronto a proseguire nell’argomento della cooperazione, mutualmente vantaggiosa, con tutti i Paesi del grande continente Eurasiatico, lungo l’intera agenda dello sviluppo innovativo.
Auguro ai partecipanti discussioni interessanti e trattative fruttuose, nonché grandi successi”.

 

Vladimir Putin: La Russia è aperta ad un lavoro comune, costruttivo e di mutuo interesse, con tutte le parti interessate

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha confermato la disponibilità a un lavoro comune costruttivo e che vada nell’interesse di tutti.

“Vi saluto in occasione dell’apertura del XVI Forum Economico Eurasiatico di Verona che si tiene nell’antica e magnifica Samarcanda – si legge in un messaggio inviato dal presidente Putin –
Negli ultimi anni il Forum ha meritatamente conquistato una grande autorevolezza su scala internazionale. Gli incontri che si tengono regolarmente – con la partecipazione di politici, imprenditori, scienziati ed esperti autorevoli – permettono di discutere nel dettaglio le questioni più varie, legate alle realtà economiche dello spazio eurasiatico.
In questa edizione del Forum “L’arte dell’innovazione” verranno esaminati alcuni aspetti della creazione e della messa in pratica di nuove tecnologie, di nuovi metodi decisionali, di nuovi modelli d’investimento, chiamati a garantire la modernizzazione dell’industria e dell’agricoltura, l’aumento dell’efficienza energetica dei trasporti e della logistica. Vorrei confermarvi che, in tutti questi settori, la Russia è aperta ad un lavoro comune, costruttivo e di mutuo interesse, con tutte le parti interessate. Vi auguro discussioni interessanti e fruttuose, successi professionali e tutto il bene possibile”.

 

Antonio Fallico: A Samarcanda continuiamo a promuovere lo sviluppo di una cooperazione economica, sociale e culturale multilaterale. Al centro di questo è fondamentale porre la persona umana, come fine primario dell’economia

In precedenza Antonio Fallico, Presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia aveva aperto i lavori proponendo il tema chiave del Forum: “L’Eurasia in un mondo che cambia: l’agenda della cooperazione”.

“L’Uzbekistan è stata una scelta logica per quest’ultima edizione del Forum: una terra storica e prestigiosa di relazioni economiche, commerciali e culturali tra Asia e Europa, aperta e tollerante anche nella sua secolare visione dell’Islam, negli ultimi anni è diventata anche un centro propulsore di una saggia politica economica internazionale, che privilegia proprio la diplomazia dell’economia e della cultura in sintonia con la difesa della sua sovranità e degli interessi reali della sua comunità.
A Samarcanda continuiamo a promuovere lo sviluppo di una cooperazione economica, sociale e culturale multilaterale. Al centro di questo è fondamentale porre la persona umana, come fine primario dell’economia.
La Grande Eurasia ha un potenziale enorme, e il compito del Forum è quello di metterlo al servizio di uno sviluppo economico e culturale, creativo e pacifico, superando logiche egemoniche e costruendo ponti per promuovere un dialogo costruttivo tra gli odierni attori dei blocchi geopolitici che predominano sulla scena mondiale”.
La XVI edizione del Forum Economico Eurasiatico fornisce un’occasione per allacciare nuovi contatti tra gli imprenditori e rilanciare la cooperazione in vari settori economici. La diplomazia economica deve essere trasversale, ambiziosa e coraggiosa, deve costruire ponti per favorire il dialogo tra blocchi geopolitici antagonisti e tra Stati di diverso orientamento politico, sociale ed economico, in nome di una crescita economica quale bene pubblico della comunità internazionale.
La cultura deve essere valorizzata come strumento di crescita socio-economico, dunque strumento di Prosperità. Anch’essa, essendo un bene pubblico globale, travalica le contingenze e i conflitti geopolitici e geoeconomici, trasformando gli individui-consumatori in persone responsabili e attive socialmente, nonché in costruttori di pace e di benessere per tutta la comunità internazionale”.

Giornalista

Francesco Lovati