Il Ministro degli Investimenti uzbeko: “Il Forum di Samarcanda è strategico”

Lo dico senza mezzi termini: oggi è il periodo più opportuno per investire in Uzbekistan. Il nostro Paese ha fatto, e ancora sta facendo, un enorme sforzo per predisporre tutto, sia a livello economico che a livello politico, per far sì che gli investimenti in Uzbekistan abbiano successo. Il nostro presidente Shavkat Mirziyoyev è stato eletto nel 2017: ebbene da allora il nostro Paese ha varato una serie di riforme importantissime. Che hanno avuto un unico obiettivo: aprire l’Uzbekistan al mondo. Prima di allora di fatto era impossibile, la nostra era una Nazione chiusa, quasi impermeabile ai rapporti con l’esterno. Ad esempio, non si poteva convertire la valuta. Non si poteva far entrare nel Paese cittadini stranieri e comunque non per lavorare. Diciamo che prima di allora, qualsiasi attività di business era praticamente impossibile. Le grandi riforme varate nel Paese sono state pensate per attirare gli investitori stranieri.

Penso che adesso sia tutto concepito per facilitare la presenza e gli investimenti di società straniere nel nostro territorio. Non ci sono più problemi a convertire la valuta. Abbiamo riformato il regime fiscale per le società: i guadagni vengono tassati con un’aliquota del 9 per cento. Prima erano tassati al venti. Quest’anno abbiamo cominciato poi a fare una riforma amministrativa nel nostro Paese che ha sveltito le procedure: in totale abbiamo portato vari uffici governativi e ministeriali da sessantuno a ventotto.

Esattamente. Per tutti i nostri cittadini abbiamo lanciato un grande piano nazionale di innovazione tecnologica per far sì che i cittadini possano fare tutte le loro richieste di certificazione e fare domande online. In più per le società straniere che vogliano lavorare da noi, abbiamo creato uno sportello unico, dove l’investitore può venire e fare tutte le richieste per i documenti di cui ha bisogno.

Un’altra direzione che abbiamo preso è quella di una maggiore indipendenza della Magistratura, inserendo una nuova legge in Costituzione. Un investitore straniero ha oggi più garanzie e sa che può sempre appellarsi alla Corte internazionale di Arbitrato, che ha sede a Parigi. Chi viene ad investire sa che può contare su un giudizio certo e giusto. Così come posso dire che Uzbekistan ha già fatto domanda per diventare paese membro della Camera di commercio internazionale (sempre con sede a Parigi ndr).

È un processo irreversibile. Il Presidente Shavkat Mirziyoyev lo ripete spesso: abbiamo fatto molto e continueremo a farlo per attirare imprese straniere, pubbliche o private, grandi o piccole a venire nel nostro Paese. L’Uzbekistan è una terra di grandi opportunità. Siamo uno dei più interessanti dell’Asia e abbiamo di fronte grandi prospettive. Il 60 per cento della nostra popolazione è oggi sotto i 30 anni. È stato calcolato che oltre il 2030 saremo 40 milioni.

Siamo al centro di una rete di relazioni che ci rendono potenzialmente aperti all’esportazione verso 300 milioni di consumatori. Innanzitutto, per la storica consuetudine con i Paesi dell’ex CSI, con cui abbiamo solidi accordi commerciali. Ma poi ci sono i Paesi asiatici a noi confinanti, con cui abbiamo ottimi rapporti.

Sì, come il gas naturale, ma anche oro e rame. Materiali e minerali indispensabili, ad esempio, per la costruzione dei pannelli fotovoltaici e di altre apparecchiature elettroniche. Per questo io penso che le tecnologie italiane potrebbero sfruttare alcune risorse del nostro Paese per produrre manufatti esportabili ad altri Paesi in Asi. E non solo.

Ho già citato il gas e la chimica. Ma penso anche al tessile, al farmaceutico, all’automobile, al settore delle costruzioni: ci sono già varie società italiane che hanno manifestato il loro interesse. Fra l’altro l’Uzbekistan ha anche messo a punto un piano molto interessante per la costruzione di nuove infrastrutture come strade, aeroporti, ferrovie…

Nel quadro che ho delineato può essere davvero una grande opportunità. Il nostro Presidente ha fatto tutto il possibile per far sentire bene gli investitori stranieri nel nostro Paese e sviluppare la partnership. Con l’Italia c’è una forte accelerazione di una collaborazione organica tra le nostre economie. Noi abbiamo tante buone opportunità e voi avete tante buone tecnologie. E un grande senso del gusto e del design. Strategicamente l’Italia poi, attraverso l’Uzbekistan, può arrivare ai Paesi dell’Asia del Sud. Come, per esempio, il Pakistan con una popolazione enorme che supera i 200 milioni di persone e in grande sviluppo.

È un’iniziativa che ci interessa molto. Supportiamo anche come governo questo Forum. Perché è una grande piattaforma che ci dà la possibilità di aumentare la conoscenza reciproca e lo scambio commerciale fra Italia e Uzbekistan.