L’Associazione italiana “Conoscere Eurasia” in collaborazione con l’Università statale di Mosca “Lomonosov” ha pubblicato la tesi dottorale di Karl Marx, una delle opere più sconosciute del filosofo e rivoluzionario tedesco
A 140 anni dalla morte di Karl Marx (1818-1883), le idee rivoluzionarie del filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco più famoso del mondo, diventano sempre più attuali nel 21° secolo. L’Associazione no profit italiana “Conoscere Eurasia” ha promosso in Italia e in Russia una delle opere meno conosciute di Marx, ovvero la tesi dottorale che l’icona dei comunisti di tutto il mondo scrisse nel 1841.
Come ha sottolineato alla cerimonia di presentazione del volume, avvenuta lunedì 27 di novembre all’Università Statale di Mosca, il presidente dell’Associazione “Conoscere Eurasia”, il Professore, Antonio Fallico, “Marx ci ha insegnato un metodo di analisi storica unico che non risolve certamente tutti i problemi, non è un profeta né è un visionario, ma è uno scienziato della società, uno scienziato della cultura. Ci può essere di aiuto nella lettura di un presente in cui abbiamo un sistema capitalistico neoliberista, che contagia tutta la terra, tutti i sistemi politici, tutti i sistemi sociali in cui noi vediamo che la disuguaglianza sociale è enorme”.
Nel suo intervento alla tavola rotonda internazionale dal titolo “Le fonti di affermazione dell’ideale sociale di Karl Marx” il Professore Fallico ha ricordato che “attualmente l’1% della popolazione detiene più del 15% della ricchezza mondiale, mentre il 10% della popolazione ne detiene più del 38%. In questo senso l’economia non è per l’uomo, ma l’uomo è la carne da macello per i profitti individuali”.
Vale a dire che “con questa economia non possiamo avere certamente un grande futuro. Per cui è importante fondare quello che noi chiamiamo l’umanesimo improntato alle esigenze dell’uomo. Senza di questo non andremo certamente molto avanti. Mi auguro che questa nuova pubblicazione dell’opera di Karl Marx ci permetta di riconsiderare la situazione attuale a livello mondiale e le esigenze della nuova politica economica”, ha sottolineato il presidente di “Conoscere Eurasia”.
La prefazione per la nuova pubblicazione della Dissertazione di Marx del titolo “La differenza tra la filosofia naturale di Democrito e la filosofia naturale di Epicuro” è stata scritta da Luciano Canfora, professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Canfora è uno dei più profondi conoscitori della cultura classica e autore di importanti studi sulla storia antica e su quella contemporanea.
Secondo gli studiosi russi della facoltà della Filosofia dell’Università “Lomonosov”, la “prefazione del Professor Canfora rappresenta praticamente un’opera a sé stante che permette di capire il processo di consolidamento dell’ideale sociale di Marx, nonché l’evoluzione del suo pensiero rivoluzionario”.
Nella prefazione Canfora ha voluto citare Benedetto Croce, che in un saggio pubblicato nel 1945 “ironizzava più o meno bonariamente sulla tesi dottorale di Marx, addotta da lui a riprova della teoria generale secondo cui anche i leaders del proletariato sono di norma borghesi o anche più in alto nella scala sociale”.
E questo nonostante il fatto secondo cui per una serie di motivi politici – il “cambio di guardia” reazionario ai vertici del ministero della Cultura della Germania di allora che annullò l’invito a Marx di andare a insegnare all’Università di Bonn – la tesi dottorale di Marx non fu mai portata a termine. Come ha sottolineato Canfora nel suo discorso in formato di videoconferenza “cominciò così il grande rivoluzionario che forse non sarebbe diventato tale se l’Università di Bonn l’avesse chiamato. È stata una fortuna per l’umanità”. Il Professor Canfora ha anche ricordato che “Marx militante fu così lontano dai suoi esordi che non si è poi dato pensiero di pubblicare da uomo maturo la sua tesi, che fu ritrovata e pubblicata soltanto 20 anni dopo la sua morte”.
E infine per lo studioso accademico russo, Boris Slavin, uno dei più noti esperti del patrimonio filosofico di Marx “possiamo comunque capire come Marx avrebbe concluso la sua Dissertazione. Le risposte le troviamo nei due quaderni preparatori. Bisogna analizzare questi manoscritti fino a fondo e spero che siano motivo per una nuova pubblicazione congiunta italo-russa tra l’Università di Mosca e l’Associazione italiana ‘Conoscere Eurasia’”.