L'esperienza diretta di un imprenditore veneto che ha deciso di credere nel mondo eurasiatico. Un'avventura che va avanti da 23 anni.
Loriano Tomelleri 63 anni, imprenditore veronese. E' amministratore Unico di Lupatotina Gas e Luce dal 2007.
Dal 2000 è socio di “Damtos” attività di ristorazione in Bielorussia.
Loriano Tomelleri, Lei ha attività in Bielorussia. Come è nata l’avventura?
E’ una bella storia di cui sono orgoglioso perché parte da un’amicizia importante. Io e un amico italiano siamo andati a dar supporto a un socio bielorusso nel 2000 e abbiamo iniziato l’avventura. Così è nata Damtos.
Di che cosa si occupa?
Siamo nell’ambito della ristorazione essenzialmente. Ci occupiamo di più situazioni che ci danno soddisfazione. Nel tempo siamo cresciuti pur passando anche per momenti complicati ma siamo rimasti uniti ed eccoci qui ancora dopo 23 anni.
Perchè ha scelto proprio la Bielorussia?
Non è stato immediato, era un mondo che non conoscevo. Piano piano però mi sono legato a questo popolo e devo dire che è stata la scelta giusta. La gente è molto disponibile e mi ha accolto senza particolari problematiche. Rifarei quello che ho fatto.
Si trova spesso a fare la spola da Verona a Minsk, consuetudine anche per altri imprenditori veneti. Com’è vivere questa attività imprenditoriale?
E’ una bella esperienza, impegnativa e stimolante allo stesso tempo, sebbene non sia la mia principale occupazione che è quella di amministratore unico di Lupatotina Gas e Luce dal 2007. “Damtos” non era partita con l’idea di fare affari ma di supportare l’amico di cui vi parlavo. Poi le cose si sono ingrandite. Senz’altro ci sono delle responsabilità, non è un gioco. Almeno una volta al mese sono in Bielorussia per fare il punto con i soci.
Ci porti dentro il Suo mondo alla luce dello scenario geopolitico. Il Suo lavoro ha subito ripercussioni? Vale la pena oggi credere e investire su quei territori?
La situazione certamente non aiuta e investire è diventato complicato. Non molliamo, ovviamente, ma stiamo vivendo una fase particolarmente delicata. A causa delle sanzioni non ci possono essere collegamenti tra banche europee e bielorusse: anche solo mandare denaro è impossibile. Per non parlare delle difficoltà di raggiungere la Bielorussia. Tutti i voli sono chiusi. Ogni volta arrivo in Lituania in aereo e poi raggiungo Minsk in autobus.
Prospettive e scenari futuri. Quanto è importante per l’imprenditoria veneta guardare al mondo eurasiatico?
E’ un mondo che dà prospettive, un mondo colmo di risorse e opportunità. Dovesse aggiustarsi la situazione geopolitica ci sarebbero numerosi settori in cui si potrebbe investire portando le nostre esperienze. Penso per esempio al settore alimentare là dove i nostri prodotti sono molto apprezzati.
Lei è anche presidente di una importante azienda che si occupa della distribuzione di Gas ed Energia elettrica (Lupatotina Gas e Luce) sul territorio nazionale. Come concilia le due attività?
Come dicevo è la mia occupazione che da 16 anni mi tiene impegnato quotidianamente. Si sono succedute le amministrazioni ma il mio incarico è sempre stato rinnovato. Significa che qualche indicazione giusta è stata data. Di sicuro per poter conciliare le due situazioni tocca essere sempre propositivi e mai stanchi. Alla base di tutto ci deve essere la voglia di far sacrifici.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo settore nel prossimo futuro?
Il settore delle energie in Italia ha vissuto un anno di turbolenze che mai avevo visto pur essendo in questo settore da tempo: credo che la stabilità che avevamo raggiunto non la ritroveremo almeno per i prossimi 3-5 anni. Molto dipenderà dalla soluzione dei gravi problemi che stanno affliggendo il mondo.