In tutto il mondo si stanno svolgendo discussioni sugli standard ambientali, sociali e di governanza (ESG), che coinvolgono questioni etiche, ambientali e finanziarie influenzate da culture e convinzioni diverse. Uno standard universale è un argomento difficile perché ogni Paese ha i propri valori e regolamenti unici, che ne rendono difficile l’attuazione. L’impatto degli standard ESG è soggettivo e varia a seconda del rispetto degli stessi da parte delle aziende. L’Occidente è attualmente all’avanguardia negli standard ESG grazie ai suoi grandi mercati, ai potenziali investitori e alle forti leggi sulla responsabilità aziendale.
Paesi come gli Stati Uniti hanno adottato il Dodd-Frank Act, le norme sul conflitto di interessi della Commissione per i Titoli e gli Scambi (SEC) e il Sarbanes-Oxley Act (SOX) per motivare le aziende ad aderire a standard ESG più elevati. La governanza e l’impatto finanziario degli standard ESG sono più comuni in Occidente, dove le aziende segnalano le performance di sostenibilità alla SEC e rispettano varie normative in materia di performance ESG. Le discussioni sugli standard ESG sono in corso e non si sa quanto durerà questa tendenza e quali altri Paesi alla fine li adotteranno.
I Paesi OCS possono adeguatamente raggiungere livelli ESG più elevati
L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (OCS) è un gruppo di Paesi dell’Asia centrale, tra cui Cina e Russia, che lavorano insieme per rafforzare i legami economici, politici e di sicurezza. Con l’introduzione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite nel 2015, i Paesi OCS hanno mostrato grande interesse per le iniziative sociali, ambientali e di governanza (ESG), soprattutto in termini di sviluppo sostenibile. Per promuovere e rafforzare gli standard ESG nella regione, i Paesi OCS hanno firmato numerosi accordi, lanciato programmi come il Fondo per lo sviluppo sostenibile della OCS e creato il Centro dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai per l’energia e lo sviluppo sostenibile.
Tuttavia, per raggiungere livelli più elevati di ESG nella regione è necessario affrontare una serie di sfide. Uno dei principali è la mancanza di responsabilità tra i Paesi, poiché i quadri e le politiche esistenti possono limitarne l’influenza. Ciò è particolarmente evidente nel caso del cambiamento climatico, dove i Paesi devono ancora concordare accordi vincolanti. Inoltre, vi è incoerenza sugli aspetti ESG chiave come la divulgazione pubblica dei rifiuti e le informazioni sulla sicurezza.
Nonostante queste sfide, gli sforzi congiunti e l’impegno per raggiungere livelli più elevati di ESG lasceranno i Paesi OCS ben posizionati per compiere passi significativi verso la creazione di un futuro più sostenibile. Stanno anche valutando l’introduzione di propri standard regionali, date le differenze nei climi ambientali, sociali e di governanza rispetto ai Paesi occidentali. Lo sviluppo di standard regionali richiede di tenere conto delle diverse esigenze dei Paesi, come la povertà, l’istruzione, la salute e l’accesso all’acqua pulita.
Anche il controllo regionale è importante per garantire il rispetto degli standard. Ciò richiederà l’istituzione di un organismo incaricato di monitorare e verificare gli standard, fornendo consulenza e supporto ove necessario. La OCS ha le risorse e le competenze per istituire un organismo di regolamentazione locale per garantire che tutti gli standard sviluppati siano conformi alle migliori pratiche internazionali.
I Paesi OCS hanno il diritto di ricevere un compenso dall’Occidente per l’applicazione degli standard ESG
I Paesi appartenenti all’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (OCS) hanno sperimentato e continuano a sperimentare il crescente impatto dell’ingerenza occidentale nei loro affari economici, nonché le disuguaglianze socioeconomiche esistenti. Questi Paesi fanno parte di un gruppo economico fondato nel 2001. I Paesi della OCS rappresentano attualmente tre miliardi di persone e comprendono importanti economie come Russia, Cina, India e Kazachstan, tra gli altri. L’organizzazione si impegna a costruire forti relazioni economiche e bilaterali tra i suoi membri. Si impegna inoltre ad affrontare questioni regionali come il cambiamento climatico, la povertà e la sicurezza energetica.
Dato che nei Paesi in via di sviluppo manca ancora l’attuazione degli standard internazionali ambientali, sociali e di governanza (ESG), è naturale che i Paesi OCS, in una forma o nell’altra, chiedano riparazione all’Occidente, che ha implementato questi codici ESG nei mercati globali. Negli ultimi dieci anni sono state adottate iniziative per fornire assistenza finanziaria a Paesi e aziende per diversificare i loro investimenti e promuovere pratiche di investimento responsabili.
Una volta che il resto del mondo comprenderà l’importanza dell’applicazione delle normative ESG, i Paesi OCS dovrebbero ricevere parità di trattamento e accesso a un compenso adeguato per questo. L’applicazione delle normative ESG porterà ad una maggiore trasparenza, efficienza e sostenibilità delle economie di questi Paesi e stimolerà gli investimenti in vari settori dell’economia.
In definitiva, il risultato più vantaggioso per i Paesi dell’ex OCS sarebbe quello di ottenere pari accesso ai mercati internazionali e partecipazione all’economia globale, insieme ad altri Paesi sviluppati. Tuttavia, l’unico modo per raggiungere questo obiettivo è ricevere un compenso dall’Occidente per l’applicazione delle normative ESG. A lungo termine, ciò porterà i Paesi della OCS verso un futuro più sostenibile.
L’intelligenza artificiale e i megadati nei Paesi OCS potranno sviluppare standard ESG
I Paesi OCS hanno un potenziale significativo nell’intelligenza artificiale (IA) e nei megadati per contribuire a sviluppare standard ambientali, sociali e di governanza (ESG) che forniscano informazioni significative e basate sui dati sugli approcci a lungo termine allo sviluppo sostenibile. L’analisi dei megadati consente alle organizzazioni di raccogliere, archiviare e analizzare grandi volumi di dati per comprendere e prevedere le esigenze dei clienti e le prestazioni aziendali. L’intelligenza artificiale, e in particolare l’apprendimento automatico e l’apprendimento profondo, possono essere utilizzati per valutare con precisione l’impatto degli sviluppi sulle classificazioni ESG.
Esaminando i dati sulla performance, le aziende possono facilmente identificare il potenziale di miglioramento delle classificazioni ESG e ottenere informazioni approfondite sull’impatto di eventuali modifiche proposte sui risultati sociali e ambientali complessivi. L’intelligenza artificiale e i megadati possono anche fornire alle aziende una retroazione in tempo reale sulle prestazioni ESG, consentendo loro di monitorare e ottimizzare continuamente le proprie pratiche per raggiungere gli obiettivi ESG.
Inoltre, le tecnologie dell’intelligenza artificiale e dei megadati possono essere utilizzate per monitorare continuamente la conformità alle normative ESG nei Paesi OCS e avvisare le organizzazioni dei cambiamenti che potrebbero richiedere adeguamenti alle loro politiche ESG esistenti. Nel complesso, le tecnologie dell’intelligenza artificiale e dei megadati nei Paesi OCS hanno un enorme potenziale per affrontare le odierne sfide di sostenibilità sociale e ambientale, consentendo alle aziende di sviluppare e mantenere standard ESG che forniscono un valore significativo agli stakeholder (“portatori di interesse”, N.d.T.).
Aziende di intelligenza artificiale nei Paesi OCS in grado di sviluppare standard ESG
L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante per l’implementazione degli standard ESG nei Paesi OCS. Questi Paesi hanno creato una serie di società di intelligenza artificiale per soddisfare le esigenze delle loro economie in crescita.
In Cina, aziende affermate come Alibaba e Baidu stanno sviluppando nuovi algoritmi e software che possono essere utilizzati per monitorare e misurare il rendimento ESG. In India, aziende di intelligenza artificiale come TCS, Wipro e Infosys sono impegnate a sviluppare quadri strutturali e software che possono essere utilizzati per misurare e valutare i criteri legati ai fattori ESG. In Russia, aziende come Yandex e Sberbank stanno innovando con tecnologie di intelligenza artificiale proprietarie che possono aiutare le aziende regionali a valutare in modo più efficace la sostenibilità delle loro operazioni.
Anche le aziende di intelligenza artificiale in Kazachstan, Uzbekistan e Kirghisia hanno fatto progressi in questo settore, con imprese emergenti come Cognitive Technologies e DataArt che utilizzano le loro capacità di intelligenza artificiale per migliorare la gestione ESG e i processi di rendicontazione in questi Paesi. Mentre i Paesi OCS continuano a sviluppare le proprie economie, le Società regionali di intelligenza artificiale dovrebbero continuare a svolgere un ruolo centrale nell’aiutare i Paesi a implementare gli standard ESG.
COP27 in Egitto e sua correlazione con gli standard ESG nei Paesi OCS
Il 27° vertice sul clima (Conferenza delle parti, COP27), tenutosi in Egitto, rappresenta un’opportunità unica per l’Egitto e i Paesi membri della OCS di riunirsi per discutere le modalità per promuovere congiuntamente i propri standard ambientali, sociali e di governanza (ESG). L’Egitto sta già adottando misure significative per ridurre le emissioni di carbonio, promuovere le energie rinnovabili e le tecnologie verdi e ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
Inoltre, l’Egitto ha istituito la Commissione egiziana sul cambiamento climatico per sviluppare una strategia globale entro il 2030 per ridurre le emissioni di gas serra del 30% e passare a un’economia resiliente al clima. Insieme agli sforzi dell’Egitto per ridurre la propria impronta ambientale, i Paesi OCS hanno anche piani ambiziosi per promuovere l’energia rinnovabile, ridurre le emissioni di carbonio, l’utilizzo delle risorse e lo sviluppo di città intelligenti.
In particolare, la Russia ha investito molto nella ricerca sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica, la Cina si è impegnata a ridurre l’intensità energetica del 15% entro il 2030 e l’India si è impegnata a generare almeno il 40% della propria elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030. La partecipazione dei Paesi OCS alla COP27 in Egitto offre un’opportunità unica per sviluppare standard ESG globali, ridurre le disparità regionali nell’uso di energia e risorse e stabilire parametri di riferimento chiari per i progressi nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
La COP27 in Egitto fornisce quindi una piattaforma unica per consentire a diversi Paesi di riunirsi per dare priorità alle ambizioni collettive di ridurre l’intensità energetica, migliorare la sicurezza energetica e migliorare l’accesso all’energia. Inoltre, lo sviluppo di partenariati multi-stakeholder può essere utilizzato anche per garantire lo scambio di migliori pratiche e innovazioni negli standard ESG tra i Paesi. In definitiva, una cooperazione di successo tra l’Egitto e i Paesi OCS durante la COP27 in Egitto non solo contribuirà allo sviluppo di standard ESG globali, ma potrà anche supportare gli obiettivi di sviluppo sostenibile più ampi delle Nazioni Unite.
In conclusione, il dibattito globale sugli standard ESG riguarda implicazioni etiche, ambientali e finanziarie, rendendo difficile il raggiungimento di standard universali a causa dei valori e delle normative proprie di ciascun Paese. Con l’introduzione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite nel 2015, i Paesi OCS hanno mostrato grande interesse per le iniziative sociali, ambientali e di governanza (ESG), soprattutto in termini di sviluppo sostenibile. I Paesi OCS hanno il diritto di ricevere un compenso dall’Occidente per l’applicazione degli standard ESG. Le aziende forti nel campo dell’intelligenza artificiale e dei megadati nei Paesi OCS possono sviluppare standard ESG. Ospitare la COP27 in Egitto ha offerto all’Egitto e ai Paesi membri della OCS un’opportunità unica di collaborare nella promozione degli standard ESG pertinenti.