Il dato che più di tutti dà l’idea di che cosa sia questo portale multimediale, multipolare e multilingue: i lettori di Pluralia si trovano in 168 diversi Paesi del mondo.
I compleanni hanno il merito di ricordarci l’importanza di qualcuno. Ebbene sembra passato poco tempo, eppure è un anno che esiste il nostro magazine Pluralia. Auguri a tutti! A voi che leggete, a chi lo scrive, a chi lo fa esistere.
Ecco un po’ di numeri: gli articoli fin qui pubblicati sono stati più di 284. Mentre le notizie del settore News 2404. Gli aggiornamenti della rassegna stampa ragionata con la segnalazione degli articoli più significativi 272. La prestigiosa rubrica Opinions, a cura di Alessandro Cassieri, che settimanalmente mette insieme una serie di grandi firme e personalità del mondo internazionale ha avuto 48 uscite. In tutto i diversi autori che hanno partecipato a questo magazine sono 58 e li trovate tutti elencati con una piccola biografia.
Ma ecco il dato che più di tutti dà l’idea di che cosa sia questa impresa: le visite complessive al magazine Pluralia, nelle quattro lingue disponibili, italiano, inglese, russo e cinese, sono state 50.722 da 168 diversi Paesi! Un impatto interessante in un mondo di lettori attenti alle grandi scelte politiche, ma anche economiche, culturali e sociali. Dunque i primi da festeggiare sono i tanti lettori sparsi in tutto il mondo e che hanno trovato in questo magazine una voce diversa, necessaria, plurale in un orizzonte sempre più segnato dalla parzialità e dalla unicità di vedute.
Nell’editoriale di presentazione dicevamo fra l’altro un anno fa, rispondendo alla domanda chi siamo:
Uno spazio ampio e libero per favorire il dibattito culturale, con un approccio multipolare, attraverso una piattaforma on-line con forte proiezione mediatica. Un think tank fluido, aperto a opinion makers espressione di tutte le scuole di pensiero, provenienti da ogni latitudine e area politico-culturale. Uno spazio di riflessione permanente in cui tutti sono intellettualmente “ortodossi” e nessuno può essere considerato “eretico”, per trovare insieme soluzioni per un futuro di pace, inclusivo e sostenibile.
Un anno dopo possiamo dire con orgoglio che l’obiettivo di creare un nuovo spazio di dialogo e confronto è stato almeno in parte centrato. Tante sono state le diverse opinioni qui espresse, con approfondimenti sorprendenti sulla geo politica, sull’economia, sulle vicende dei popoli e delle Nazioni. Non disegnando incursioni nell’attualità culturale e in una battaglia continua sul conquistare maggiori fattori di conoscenza. Conoscere ci rende consapevoli. Conoscere ci rende liberi. Conoscere ci aiuta a decidere nel modo più giusto.
Certo, un anno dopo il mondo è peggiorato. La Terra sembra spinta ad aumentare la sua velocità verso nuove catastrofi: è un mondo sempre più diviso e in modo sempre più manicheo. È il mondo della Guerra Fredda, delle divisioni di razza e di confine, del respingimento dei migranti. Ma è anche il mondo dell’inquinamento, del surriscaldamento globale, di una natura che appare nemica. Ciò che non va perduto, ciò che non va compromesso è lo sguardo multipolare, attento ai tanti diversi punti di vista, alle mille sfaccettature, alle tante Opinions che percorrono il mondo.
Questa è la promessa ed insieme l’augurio che ci facciamo festeggiando un anno di vita di Pluralia: di non rassegnarci mai al pensiero unico, a quell’omologazione che non ci rende uguali ma nuovi schiavi.