Un articolo di: Francesco Sidoti

Nelle stesse ore in cui i britannici erano in prima fila nel Mar Rosso, hanno garantito aiuti militari all’Ucraina per quasi tre miliardi di euro. Si posizionano poco dopo gli americani per gli aiuti, che debbono essere intesi non soltanto in termini militari, ma insieme al sostegno indiretto attraverso tanti canali economici, culturali, professionali.

Da dove vengono le risorse economiche per questo impegno globale?

Fondamentalmente, quei soldi vengono dal risparmio sul fronte interno. I governi inglesi hanno tolto soldi alla scuola, alla sanità, alla giustizia e li hanno riversati nell’industria della guerra.

Nel Regno Unito, nel 2023 il numero dei detenuti è cresciuto a 88.000 e si prevede che crescerà ancora, fino a quasi 100.000. Per la maggior parte, le prigioni sono state costruite nell’Ottocento e sono comunemente ritenute sovraffollate, squallide e insalubri. Per risparmiare, il servizio di probation, gloria della tradizione anglofona, è stato parzialmente privatizzato nel 2014, ma l’esperimento ha dato risultati così disastrosi da avere indotto ad un precipitoso ritorno sotto la mano pubblica.

Sul carcere britannico ci sono analisi angosciate, che risultano misericordiose rispetto a quel che accade in altri settori del servizio pubblico. Clamoroso il caso che riguarda il Post Office: uno scandalo che soltanto una trasmissione televisiva, Alan Bates vs The Post Office, ha fatto scoppiare nel 2023. Lo scandalo riguarda impiegati pesantemente condannati per aver falsificato i conti degli uffici postali; si è scoperto successivamente che invece un programma elettronico scassato e pidocchioso aveva sbagliato a redigere la contabilità: i condannati erano innocenti, come avevano inutilmente protestato davanti a investigatori e magistrati e come probabilmente era noto ai caporioni.

Fondato ai tempi delle diligenze e dei cavalli, nel 1653, il Post Office era una delle più antiche e rispettate istituzioni inglesi; certamente però l’istituzione più rispettata era il National Health Service, NHS, il servizio sanitario nazionale, nato nel 1948, quando Aneurin Bevan era Minister of Health nel governo laburista. Il NHS racchiude il meglio delle gloriose aspirazioni ideali inglesi, da quelle di Lord William Beveridge a quelle della Workmen’s Medical Aid Society, la self-help community gallese che era autogestita, economicamente efficiente, operativa dalla fine dell’Ottocento, fornendo un modello al servizio pubblico. Il NHS era tanto rispettato da avere meritato una famosa definizione di Nickel Lawson; disse che era the closest thing the English people have to a religion. Adesso il NHS è simbolo di tutto quel che non funziona nel Regno Unito, perché si risparmia su tutto: i migliori medici e infermieri scappano via in Australia, malati dispendiosi vengono ammazzati con tanto di timbro e bollo dell’autorizzazione ufficiale (come nel caso del piccolo Charlie), morti e feriti per errori clinici sono un’ecatombe: bisogna risparmiare, dunque pazienza: qualcuno ci va di mezzo, sono il Paese che ha inventato il survival of the fittest.

Tra i risparmi sulla pelle dei sudditi di Sua Maestà, la vergogna peggiore ha riguardato l’istituzione britannica forse più famosa: Scotland Yard e la Metropolitan Police, afflitti da infortuni apocalittici. Il poliziotto David Carrick è stato chiamato in tribunale a gennaio per 85 casi di stupro o abuso, compiuti tra 2002 e 2021. Peggio di lui soltanto Wayne Couzens, altro poliziotto condannato all’ergastolo per il falso arresto, lo stupro e l’uccisione di Sarah Everard. Sono esempi di una lunga e inaudita serie di misfatti, caratterizzati da un fattore comune: erano perpetrati da anni ed erano parzialmente noti, ma non approfonditi, anche per la riduzione del personale e di servizi essenziali come gli organi interni di controllo. Soltanto a Londra ci sono 100.000 casi all’anno di abusi domestici denunciati, con parecchi suicidi di donne per disperazione, ma la sfiducia nelle istituzioni è grave, dice Andrew Wadey, capo della specifica struttura di contrasto.

Tutto il sistema della sicurezza risente di pensionamenti e tagli; le conseguenze sono visibili in ogni campo. Il taccheggio si conta per milioni e milioni, come nel passato, ma adesso degenera spesso in aggressioni fisiche e scontri a mano armata; riguarda generi alimentari e medicinali, piuttosto che ostriche e champagne. Le case sono visitate dai ladri come non mai: 527 al giorno sono svaligiate in Inghilterra e nel Galles, ma soltanto per il 5% le autorità arrivano ad una pubblica accusa; dal 2019 i casi ufficialmente denunciati e totalmente irrisolti sono circa 900.000, un numero spaventoso, che contiene anche la permanenza forzata in casa degli anni del Covid.

Nel commentare questi dati, i Liberal Democrats hanno detto indignati che i governanti del Regno Unito sono asleep at the wheel, dormono al volante; dunque, sostengono, gli si dovrebbe togliere la patente. Ma nessuno va a vedere il bluff se la pistola è sul tavolo, e nessuno può togliere la patente al guidatore che con le armi in pugno fa le regole della circolazione stradale – se guida contromano, sono gli altri che si devono adeguare.

Gli Stati Uniti nel 2024 gestiranno le proprie elezioni pompando la bellezza di 4.000 miliardi di dollari di titoli di Stato. Miliardi che si aggiungeranno all’immenso debito già contratto con mezzo mondo; per dimensioni, il debito inglese segue a ruota. È un’economia di guerra, perché le armi sono la garanzia del debito. Per questo, non ci sono risorse per le scuole, per gli ospedali, per la giustizia. I soldi servono in primo luogo all’industria delle armi e della guerra. Non dormono al volante, ma percorrono una strada obbligata – costi quel che costi.

Sociologo

Francesco Sidoti