Il Kazakhstan rappresenta un mercato in forte crescita per l'export italiano con il +31,1% nei primi dieci mesi del 2023. Firmati 16 protocolli di intesa. Venerdì 19 gennaio le visite a Papa Francesco, FAO e PAM
Il presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev è in Italia dove ha incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il premier, Giorgia Meloni e ha poi partecipato a una tavola rotonda su cooperazione e investimenti alla Farnesina alla presenza del ministro italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani.
Dal 2009 Italia e Kazakhstan hanno firmato un accordo di partenariato strategico, deciso dall’allora presidente Nursultan Nazarbaev e da Silvio Berlusconi, “una collaborazione che si sviluppa sotto vari profili, politico, economico, culturale, e che noi desideriamo intensificare il più possibile – ha spiegato Sergio Mattarella – Kazakhstan e Italia sono legate ai principi dell’Onu e al principio del multilateralismo, questo rende facile la nostra collaborazione”.
Astana rappresenta un partner commerciale di particolare importanza per Roma: l’Italia è al terzo posto per interscambio commerciale con il Kazakhstan dopo Russia e Cina ed è il più importante destinatario dell’export kazako in particolare grazie al petrolio estratto da Eni nel Mar Caspio. Roma è anche tra i primi 10 investitori esteri nel Paese dell’Asia centrale. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore sono infatti 170 le aziende a partecipazione italiana operanti stabilmente in Kazakhstan. L’Italia esporta principalmente macchinari macchinari e beni strumentali a servizio del settore energetico e petrolchimico mentre importa sostanzialmente idrocarburi ma la cooperazione è fondamentale per Roma anche in chiave futura viste le riserve kazake di terre rare e minerali critici.
Lo scorso settembre il ministro Tajani andò ad Astana dove firmò con in suo omologo Murat Nurtleu una dichiarazione circa lo sviluppo di iniziative finalizzate alla cooperazione economica e industriale nei settori della decarbonizzazione, nelle nuove tecnologie e delle transizione digitale e, appunto, relativa alla terre rare.
Oggi, al termine di una tavola rotonda alla Farnesina che ha visto la presenza di 100 tra enti e associazioni e grandi gruppi industriali, sono stati sottoscritti 16 memorandum che riguardano i settori energia, infrastrutture, agroalimentare, difesa e sicurezza.
Tra questi quella tra il gruppo assicurativo finanziario Sace e la Banca di sviluppo del Kazakhstan, quello che vedrà la collaborazione tra Ansaldo Energia e la compagnia elettrica Samruk Energy, tra Eni e gruppo chimico Ballestra con il fondo Samruk-Kazyna. Sempre nel settore energetico c’è un accordo tra la Fiorentini, azienda che si occupa di soluzioni per la filiera del gas e la compagnia kazaka QazaGaz. Sono poi stati stretti accordi tra Confindustria e l’omologa associazione Kazaka, e, tra gli altri, contratti che riguardano i settori: macchinari industriali, design ingegneristico, agroalimentare.
Il Kazakhstan rappresenta un mercato in forte crescita per l’export italiano (+31,1% nei primi dieci mesi del 2023), trainato dalle vendite nei settori fashion (tessile e abbigliamento, gioielli, opere d’arte e pelletteria) ma anche dai prodotti in legno, apparecchi elettrici e metalli. Quanto ai memorandum di intesa il primo MoU, spiega il comunicato, firmato con KazakhExport, ha come obiettivo di sviluppare le relazioni commerciali tra Italia e Kazakhstan, incoraggiando il business delle imprese italiane interessate a operare in Asia Centrale e delle imprese kazake interessate ad accedere al mercato italiano. L’accordo prevede anche il supporto da parte di Sace a KazhakExport per lo sviluppo di nuovi prodotti assicurativo-finanziari e la promozione delle linee di business esistenti. Il secondo MoU, finalizzato con Dbk, ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali tra i due Paesi, attraverso l’identificazione di nuove opportunita’ di business in settori prioritari – come il settore energetico, metallurgico, estrattivo, i trasporti, la meccanica strumentale e il food – in cui Sace si impegna a valutare operazioni entro un plafond di 100 milioni di euro. Con questo accordo, inoltre, le parti si impegnano a organizzare eventi di Business Matching che coinvolgano controparti italiane e kazakhe.
E’ la prima volta Italia di Tokayev che concluderà il 19 gennaio la sua visita incontrando Papa Francesco in Vaticano e poi sarà nelle sedi dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM).