A Hong Kong il summit internazionale sulla “Nuova Via della Seta”
Negli ultimi 10 anni il commercio estero di Hong Kong con i Paesi-partner della Cina nell’ambito dell’iniziativa “Nuova Via della Seta” è aumentato di quasi il 60 per cento.
Sono stati inaugurati mercoledì, 11 settembre, a Hong Kong, i lavori della Nona edizione del summit internazionale sull’iniziativa strategica cinese “Belt and Road Initiative” (BRI), ampiamente conosciuta come “Nuova Via della Seta”. Quest’anno al forum partecipano circa 6.000 rappresentanti da quasi 70 Paesi e regioni del mondo, tra cui gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, la Russia, le repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale.
Al centro delle discussioni del forum che durerà per due giorni si è trovato il tema “Costruire una Nuova Via della Seta connessa, innovativa e verde”. In questo contesto alcune sessioni saranno dedicate alla costruzione di infrastrutture ecosostenibili, ai finanziamenti dei progetti ecologici, alla connettività multidimensionale, allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Nel suo discorso di apertura del forum, il capo della regione amministrativa speciale di Hong Kong, John Lee, ha sottolineato che la “posizione strategica di Hong Kong come canale di comunicazione tra la Cina e il resto del mondo permette a questo territorio di svolgere un ruolo fondamentale nella realizzazione degli obiettivi di questa iniziativa visionaria”, oltre che agire da facilitatore nell’interscambio.
Negli ultimi 10 anni il commercio estero di Hong Kong con i Paesi-partner della Cina nell’ambito dell’iniziativa, lanciata dal presidente, Xi Jinping, nel 2013 è aumentato di quasi il 60 per cento. Da parte sua il vice ministro della Cina per il commercio internazionale, Li Yongjie, ha dichiarato che il Governo cinese “amplierà ulteriormente lo spazio di Hong Kong nell’ambito della Nuova Via della Seta” con l’obiettivo di favorire l’interconnessione tra Asia, Europa, Africa e Sudamerica in una rete commerciale incentrata sulla Cina.
