Mediterranean Shipping Company ha firmato un accordo per la metà della società italiana di trasporto ferroviario ad alta velocità nata nel 2012 per fare concorrenza alle ferrovie statali italiane.
Con un’operazione da 3,2 miliardi MSC (Mediterranean Shipping Company) ha acquistato il 50% di Italo, la società italiana che è stata capace di entrare in concorrenza, dal 2012, con FS (Ferrovie dello Stato). Il colosso guidato da Luigi Aponte, dopo i tentativi falliti di entrare in quota a ITA Airways, ha virato sull’operatore ferroviario, con l’obiettivo di estendere l’operatività, dall’alta velocità passeggeri al traffico merci.
Nasce così il primo operatore multimodale in Europa che integra navi da crociera, navi per il trasporto merci, treni ad alta velocità e autobus a lunga percorrenza.
MSC, società con sede a Ginevra (Svizzera), è la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale e uno dei maggiori player nel mercato delle crociere. Nel restante 50% di Italo rimangono il fondo di investimento americano GIP (Global Infrastructure Partners), Luca Cordero di Montezemolo, Isabella Seragnoli, Alberto Bombassei e il gigante delle assicurazioni Allianz.
Italo è una società in salute, nel 2022 ha ottenuto 700 milioni di ricavi e un ebitda di 225 milioni; la strategia nell’immediato futuro sarà quella di potenziare la flotta e creare una rete di trasporto integrata a livello Europeo tra ferrovia, autobus (Italo aveva recentemente acquistato la compagnia Itabus) e navi da crociera. Ampliando un po’ l’orizzonte temporale ci sarebbe la volontà di estendere questa integrazione anche alla logistica e al trasporto merci. Attraverso la controllata Medway che opera collegamenti ferroviari tra i principali porti italiani e i maggiori nodi logistici del Paese (recente è anche l’acquisizione del 50% del settore merci Renfe, l’operatore ferroviario pubblico spagnolo) e AlisCargo Airlines, società trasporto aereo di cui MSC detiene la quota di maggioranza.