Il vicepresidente del Brasile: "È il risultato del dialogo, in un difficile momento di frammentazione a livello mondiale"
Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il 6 dicembre la finalizzazione dell’accordo di libero scambio che coinvolge Unione europea (UE) e MERCOSUR che unisce Uruguay, Paraguay, Argentina, Brasile e Bolivia.
L’iter giuridico dell’intesa è ancora incerto: la decisione non trova tuttavia d’accordo tutti i Paesi europei, Francia, Polonia, Austria e in parte anche l’Italia temono l’ingresso di prodotti agroalimentare a prezzi stracciati.
Ma ci sono anche Paesi che hanno dato pieno sostegno a von der Leyen come la Germania e la Spagna che sperano in benefici per l’export e vedono come positivo in generale le intese con nuovi gruppi regionali, in particolare se Cina e soprattuto USA con la prossima amministrazione Trump, aumenteranno i dazi nel prossimo futuro.
Sanchez ha spiegato che il mondo non ha bisogno di una guerra commerciale e che Madrid è sempre stata favorevole al negoziato e all’accordo nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Così per il leader spagnolo l’accordo raggiunto dopo oltre 20 anni di negoziati è un successo per tutti in chiave commerciale.
A difendere l’accordo c’è anche l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell che attraverso il social media X ha fatto sapere che “L’accordo politico raggiunto, nel quale la Commissione di cui ho fatto parte ha investito molto tempo e impegno, apre le porte alla più grande area di libero scambio del mondo, con oltre 700 milioni di persone. È un successo geostrategico”.
Estremamente positiva anche la reazione del governo brasiliano, espressa da Geraldo Alckmin, vice-presidente e ministro di Industria, Sviluppo e Commercio che, in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato: “Stiamo creando un blocco economico che coinvolge più di 700 milioni di persone, con un PIL complessivo di 22.000 miliardi. Sarà uno dei più grandi mercati del mondo e offrirà enormi opportunità di commercio e occupazione (…) La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lo ha definito giustamente ‘un accordo win-win’, tutti vincono. Aumenterà le esportazioni e genererà posti di lavoro. Avrà un forte impatto sociale, economico e politico. È il risultato del dialogo, in un difficile momento di frammentazione a livello mondiale”.