Da anno i due blocchi trattano per raggiungere un accordo di libero scambio: l'UE risparmierebbe 4 miliardi di euro di tariffe ogni anno
Passi in avanti in vista di un accordo UE – MERCOSUR di cui si parla ormai da 25 anni. Un’intesa di massima sull’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il blocco di Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia) era stata raggiunta nel 2019 ma in questi 5 anni non si è mai arrivati alla ratifica finale.
Ora il processo sembra vivere una fase di accelerazione, con i protagonisti che vorrebbero concludere l’accordo entro la fine del 2024. E’ quanto riporta il Financial Times a cui esponenti di entrambe le parti in causa hanno confermato importanti progressi.
Due i punti critici, da una parte vincoli ambientali troppo rigidi da parte della UE, dall’altra i timori di alcuni settori e Paesi, su tutti agroalimentare e Francia, per l’ingresso di prodotti a basso costo dal Sud America. Attualmente solo Francia, appunto, e Austria, sarebbero contrari, non abbastanza per fermare l’accordo.
La Commissione europea vede un mercato di 780 milioni di persone che potrebbe aprirsi con l’accordo e un risparmio delle imprese europee di 4 miliardi di euro all’anno in tariffe. Il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, appena rieletta, si è più volte espressa in favore di questo accordo e a novembre sarà a Rio de Janeiro per il G20, possibile che in quell’occasione si discutano le situazioni pendenti con il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva.
Certo, aprire il mercato all’agroalimentare sudamericano non farà piacere agli agricoltori europei, già protagonisti di ripetute manifestazioni di piazza per la diminuzione dei profitti e le regole troppo stringenti di Bruxelles. Anche il tema ambientale, per esempio il divieto che vorrebbe l’Europa di importazione di beni agroalimentari provenienti da zone deforestate, non è di facile soluzione. Ma tutti sono concordi nel riconoscere i progressi.