L’accordo tra l’Unione europea (UE) e il Mercato comune sudamericano (MERCOSUR) difficilmente si potrà chiudere entro l’anno come auspicato da entrambe le parti.
Il trattato è sospeso fin dal 2019, quando si era trovata un’intesa di massima, poi i passi per arriavare alla ratifica finale si sono rivelati più difficili del previsto e ora a rallentare i tempi c’è il neo governo argentino di Javier Milei. Lo scorso 22 novembre l’Unione europea aveva firmato un accordo di libero scambio con la Nuova Zelanda che arriverà a comportare l’eliminazione del 100% dei dazi neozelandesi sulle esportazioni UE e il 98,5% dei dazi dell’UE sulle importazioni. Incassato questo successe l’attenzione si è spostata verso l’atteso accordo con i paesi del MERCOSUR (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) ma l’attesa “fumata bianca” attesa per questa settimana non avverrà.
Il nuovo Governo argentino vuole infatti esaminare la questione e il nuovo esecutivo si insedierà solo il prossimo 10 dicembre. Il delegato al commercio della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, ha cancellato il viaggio in programma il 7 dicembre in Brasile per finalizzare l’accordo commerciale perché le prospettive di completarlo entro l’anno si sono decisamente ridotte, spiega il Financial Times.
L’accordo è bloccato dalle richieste dell’UE, in particolare riguardanti gli impegni relativi alla tutela dell’Amazzonia e la lotta ai cambiamenti climatici. A questi si aggiungono alcune preoccupazioni, tra cui quelle del presidente francese Emmanuel Macron, relative alla tutela degli agricoltori europei.
Dalla Commissione europea fanno sapere che le trattative continuano e fanno passi in avanti “con l’ambizione di concludersi il più rapidamente possibile”. Però il 2024 è dietro l’angolo e il prossimo giugno ci saranno le elezioni europee, con il rischio che con il nuovo esecutivo europeo poi si debba ricominciare da capo.