Per la Cina il Continente africano rappresenta una fonte di vitalità e una terra ricca di potenziale di sviluppo
Lunedì, 6 gennaio, il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi (nella foto), ha iniziato il suo tour annuale in Africa, che quest’anno lo vedrà in Namibia, Repubblica del Congo, Ciad e Nigeria. Questo è il 35mo anno consecutivo che il ministro degli Esteri cinese visita l’Africa nel suo primo viaggio all’estero all’inizio dell’anno, a conferma di una tradizione volta a rafforzare ulteriormente la già considerevole influenza politica, economica, commerciale e finanziaria di Pechino nel Continente africano.
“La Cina crede fermamente – ha dichiarato il capo della diplomazia cinese ai giornalisti – che l’Africa non sia mai stata un Continente dimenticato, ma piuttosto una fonte di vitalità e una terra ricca di potenziale di sviluppo”.
La Cina realizza in Africa numerosi progetti infrastrutturali, dalle centrali e reti elettrice, alle autostrade e alle ferrovie. Per Pechino il processo di ammodernamento tecnico e tecnologico permetterà all’Africa già in un futuro prossimo di offrire alle aziende cinesi nuovi importanti mercati anche per prodotti innovativi e yecnologici tra cui veicoli a trazione elettrica.
Come scrive la stampa cinese “la decisione di Wang di visitare la Repubblica del Congo, che quest’anno assume la carica di co-presidente del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC), evidenzia l’impegno di Pechino nell’attuazione dei risultati del vertice dell’anno scorso”. La Cina si fa coinvolgere nella ricerca di soluzioni dei problemi legati alla sicurezza regionale in Africa: questo spiega la scelta di Wang di visitare il Ciad, Paese dal quale di recente la Francia ha iniziato il ritiro dei suoi militari.