Ursula von der Leyen ha annunciato uno stanziamento da un miliardo di euro per supportare l’Africa nella transizione verde.
Il presidente della Commissione europea ha parlato nel corso dell’Africa Climate Summit (4-6 settembre, Nairobi, Kenya). Von der Leyen ha spiegato come le sfide climatiche e la transizione energetica richiederanno investimenti senza precedenti, in Europa, ma anche nelle economie emergenti e non basteranno i fondi pubblici.
“Sarà necessario mobilitare il capitale privato su larga scala – ha spiegato secondo quanto riporta Agenzia Nova – In questo caso, i green bond sono ampiamente riconosciuti come parte della soluzione. È per questo che abbiamo appena presentato una nuova proposta per attrarre investimenti privati. Si chiama Global green bond initiative. Sappiamo che le economie emergenti possono incontrare ostacoli nell’accesso ai mercati dei capitali, ma noi possiamo cambiare questa situazione”.
Il mercato dei green bond, strumento utilizzato per finanziare progetti che portano benefici ambientali, in Europa è particolarmente avanzato e Bruxelles condividerà la sua esperienza per sviluppare questa pratica anche in Africa oltre a stanziare un miliardo di euro per “ridurre il rischio degli investimenti privati nei mercati emergenti”.
Il presidente della Commissione europea ha anche parlato della necessità di fissare un prezzo sulle emissioni di carbonio “uno strumento efficace perché favorisce l’innovazione da parte del settore privato e fa pagare un prezzo equo a chi inquina pesantemente”. I ricavi potrebbero poi essere investiti proprio per sostenere la transizione verde nei Paesi in via di sviluppo. “Lavoriamo insieme e presentiamo alla Cop28 una proposta per la fissazione di un prezzo globale del carbonio – ha spiegato Von der Leyen secondo quanto riporta l’ANSA – Se vogliamo limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, dobbiamo accelerare la transizione energetica globale. Ciò significa che dobbiamo triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030”.