Dopo le esportazioni da record di uranio russo verso gli Stati Uniti, è arrivato il turno di concimi chimici. Nel periodo gennaio-luglio del 2023 gli importatori americani hanno acquistato in Russia concimi per una cifra totale pari a 944 milioni di dollari, il nuovo massimo storico di tutti i tempi. Il record precedente era stato registrato nell’analogo periodo del 2022, quando le importazioni americane avevano totalizzato i 900 milioni di dollari. Vale a dire che nel 2023 l’export russo oltre all’oceano è aumentato del 5% rispetto al corrispondente periodo di un anno fa.
Le esportazioni da record hanno assegnato alla Russia il secondo posto tra i principali fornitori di concimi chimici all’agricoltura degli Stati Uniti. Al primo posto si trova il Canada con gli irraggiungibili 2,8 miliardi di dollari incassati nei primi sette mesi dell’anno.
Gli Stati Uniti riducono di anno in anno sia l’import di concimi che le esportazioni dei propri prodotti analoghi: nel periodo gennaio-luglio del 2023 le importazioni statunitensi di concimi chimici sono diminuite del 22% rispetto ai risultati registrati nei primi sette mesi del 2022, fino a quota 6 miliardi di dollari, mentre l’export di concimi “made in USA” nel periodo indicato ha fatto uno scivolone del 36%, scendendo al nuovo minimo storico di 3,4 miliardi di dollari.
Nel 2023 la Russia si è trovata al secondo posto nel mondo, dopo la Cina, nella lista dei maggiori produttori di concimi chimici, sorpassando gli USA e l’India. Nei 10 anni passati la Russia ha aumentato la propria produzione di tutti i tipi di concimi e di fertilizzanti del 40%, fino a 55 milioni di tonnellate all’anno.
In Europa il maggiore importatore di concimi chimici russi è la Germania, che nel primo semestre del 2023 ha aumentato l’import di 3,3 volte, fino a 151,3 milioni di dollari. Attualmente la Russia è al sesto posto della lista dei principali fornitori di concimi verso la Germania.