Il 21 marzo a Bruxelles, in Belgio, si svolgerà il primo vertice globale sull'energia atomica
L’energia nucleare è un alleato fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico. Lo ha scritto sul social X (ex Twitter) il direttore generale dell’Agenzia internazionale delle Nazioni Unite per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, dopo l’arrivo a Bruxelles, la capitale del Belgio, dove giovedì 21 marzo si svolgerà il primo vertice globale tra i capi di Stato e di Governo sull’energia nucleare NES2024. Per Grossi, che presiederà i lavori del summit insieme al primo ministro belga, Alexander De Croo, si tratta di “un evento fondamentale”.
Il vertice riflette la storica inclusione dell’energia nucleare nel “Global Stocktake” (GST), concordato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) a Dubai nel dicembre 2023. Il “Global Stocktake” – letteralmente il “Bilancio Globale” – è il meccanismo di valutazione dei progressi ottenuti a livello globale nella risposta alla crisi climatica e nell’implementazione delle misure dell’Accordo di Parigi sul clima. L’evento offrirà ai capi di Stato e di Governo dei Paesi partecipanti l’opportunità di condividere la loro visione sul ruolo chiave dell’energia nucleare nel raggiungimento dello “net zero” e nella promozione dello sviluppo sostenibile, compresi i piani nazionali per sfruttarne appieno il potenziale delle centrali nucleari moderne e sicure.
Per molti analisti il 2024 ha tutti i requisiti per diventare l’anno del ritorno dell’energia nucleare. Attualmente nell’Unione europea solo 12 Paesi su 27 producono energia nucleare: Francia (con 56 reattori), Spagna (7), Svezia (6), Repubblica Ceca (6), Finlandia (5), Belgio (5), Slovacchia (5), Ungheria (4), Romania (2), Bulgaria (2), Olanda (1) e Slovenia (1). Quella dell’energia nucleare è sempre stato un tema molto discusso e anche molto “divisivo” per l’opinione pubblica internazionale. Mentre per alcuni, l’energia nucleare è indispensabile per raggiungere il più presto possibile gli obiettivi “net zero” e per contrastare i cambiamenti climatici, secondo altri l’”atomo pacifico” rappresenta una “tecnologia poco sicura, obsoleta e addirittura troppo costosa”. Ciononostante, nel 2023, sullo sfondo dei problemi di cui soffre la generazione eolica e solare, è stato un anno in cui il nucleare è risalito in vetta alle classifiche delle fonti energetiche a basse emissioni di carbonio.
Prima di arrivare a Bruxelles, Grossi aveva visitato la Russia, dove aveva discusso con il presidente, Vladimir Putin, della sicurezza della centrale nucleare di Zaporozhjie, che sin dal 2022 è controllata dai militari russi. La scorsa settimana gli osservatori dell’AIEA hanno denunciato un nuovo attacco ucraino contro alcune “infrastrutture critiche” della centrale nucleare, costruita dall’Unione Sovietica negli Anni 80 del secolo scorso.