I combattimenti tra le forze ucraine e l’esercito russo continuano a pochi chilometri dai reattori
La prossima settimana il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, si recherà in Russia per i colloqui urgenti con i vertici dell’agenzia statale russa “Rosatom”. Successivamente è prevista una visita alla centrale nucleare di Kursk, nei dintorni della quale dal 6 agosto sono in corso combattimenti accaniti tra un gruppo d’incursione ucraino e l’esercito della Federazione Russa.
Come ha dichiarato Grossi in un’intervista al quotidiano britannico “Financial Times” durante il viaggio “parleremo con i dirigenti e i tecnici della centrale russa e verificheremo se ci sono stati attacchi”, dopodiché “valuteremo lo stato dell’approvvigionamento energetico esterno e le vie di accesso alla centrale”.
Secondo alcune fonti di Kiev, uno degli scopi dell’invasione ucraina del territorio russo di Kursk, sarebbe l’occupazione della centrale nucleare, che a questo punto diventerebbe un importante “asso della manica” del regime di Zelenskij durante le ipotetiche trattative con la Russia.
Intanto l’organizzazione non profit giapponese “Japan Atomic Industry Forum” ha annunciato che la “capacità mondiale complessiva di generazione di energia elettrica dal nucleare ha toccato un nuovo record storico, grazie soprattutto alla Russia e alle nuove centrali nucleari entrate in funzione in Cina”. Nel mese di giugno del 2024 a livello mondiale “erano operativi 436 reattori nucleari con una capacità complessiva di circa 416 gigawatt”. Si tratta di un nuovo record, dopo quello di 414 gigawatt, segnato nel 2018. Nella prima metà dell’anno la Cina, gli Stati Uniti, la Corea del Sud e l’India hanno messo in funzione ciascuno un nuovo reattore nucleare, mentre in Russia è stato dismesso un reattore nucleare da un gigawatt. La Cina e la Russia assieme ospitano circa il 60% dei circa 70 reattori costruiti nell’arco dell’ultimo decennio, il periodo in cui la Cina ha costruito ben 39 nuovi reattori nucleari, quadruplicando la capacità di generazione energetica del suo comparto nucleare civile. Come hanno ricordato i ricercatori giapponesi “il 56mo reattore nucleare cinese è entrato in funzione nel maggio del 2024 presso la centrale nucleare di Fangchenggang Hongsha, nella regione autonoma del Guangxi”. Attualmente la Cina si trova al secondo posto al mondo assieme alla Francia per numero di reattori nucleari operativi, dopo gli Stati Uniti.