Nei primi due mesi estivi è stato un testa a testa tra l’Algeria e la Russia, i due maggiori fornitori di gas naturale liquefatto (GNL) alla Spagna. Nel mese di giugno il titolo di “fornitore numero uno” di GNL era stato assegnato alla Russia, ma nel mese successivo l’Algeria ha strappato la vittoria, salendo in vetta alla classifica spagnola dei principali fornitori di GNL. Secondo gli ultimi dati resi pubblici dalla società energetica spagnola Enagas, in luglio 2023 l’Algeria ha venduto al Regno spagnolo il 28,7% di tutto il GNL importato dal Paese, mentre la quota russa – seppure in salita dal 26,8% del mercato in giugno al 27,6% in luglio – è arrivata seconda la traguardo. La “trojka” è chiusa dagli Stati Uniti che controllano circa il 19% delle importazioni spagnole di gas liquefatto.
Rispetto all’analogo mese del 2022 l’export russo di GNL verso la Spagna è cresciuto del 65 per cento. Il gruppo russo Novatek esporta GNL prodotto nelle zone artiche e nell’Estremo Oriente alla società spagnola Naturgy in base a un contratto a lungo termine di tempo, grazie al quale Madrid può godere di prezzi molto al di sotto del mercato corrente.
A metà giugno, il capo di TotalEnergies, Patrick Pouyanné, ha dichiarato che i Paesi europei vogliono procedere con le importazioni di gas liquefatto “made in Russia”, nonostante le crescenti pressioni da parte degli Stati Uniti. Pouyanné ha ricordato che nel 2022 l’Unione Europea aveva importato dalla Russia più di 15 milioni di tonnellate di GNL, ovvero un sesto dell’intero fabbisogno annuo dei Paesi della UE, stimato in 100 milioni di tonnellate.