La Russia prende il posto della Francia e diventa il principale fornitore del grano al Paese nordafricano
L’Algeria ha inferto un duro colpo all’agricoltura della Francia, mettendo al bando le esportazioni di grano francese verso il Paese nordafricano a causa dell’inasprimento delle tensioni politiche tra i due Stati. Il Governo dell’Algeria ha annunciato di “aver escluso le aziende francesi dalle gare d’appalto per l’importazione di grano” e “ha richiesto che le aziende partecipanti non offrissero più grano di origine francese”.
Secondo i media algerini la decisione drastica è stata presa in seguito all’inasprimento delle tensioni diplomatiche tra Algeri e Parigi, dopo la criticata decisione della Francia di appoggiare un piano per riportare la regione del Sahara Occidentale sotto la sovranità del Marocco, mentre l’Algeria sta dalla parte della del Fronte Polisario che insiste sulla costituzione nel territorio di uno Stato indipendente.
L’Algeria è uno dei maggiori importatori di grano al mondo e per molti anni la Francia era stata il principale fornitore della sua ex colonia. L’esclusione della Francia dalle gare d’appalto ha rafforzato notevolmente le posizioni della Russia, il più grande esportatore di cereali al mondo, che ora potrà dominare le vendite sul mercato agricolo dell’Algeria. Martedì, 8 ottobre, l’Agenzia cerealicola dell’Algeria (Office Algérien Interprofessionnel des Céréales, OAIC) ha condotto un tender nel corso del quale il Paese nordafricano ha acquistato più di 500.000 tonnellate di grano, prevalentemente dalla Russia.
Secondo i trader internazionali, sia in Algeria che in molti altri Paesi africani “il grano francese non è più competitivo a causa di un raccolto scarso e di prezzi molto più alti rispetto al grano offerto dalla Russia, ora il principale fornitore dell’Algeria”. Le piogge ripetute e abbondanti hanno danneggiato seriamente l’agricoltura francese che quest’anno ha registrato il raccolto cerealicolo più scarso degli ultimi 40 anni.