Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha appoggiato l’allargamento del gruppo BRICS a sei nuovi Stati – Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran – che dovranno entrare nel gruppo il 1° di gennaio 2024. In una conferenza stampa il 28 di settembre, Julie Kozack, Direttore per le comunicazioni dell’FMI ha dichiarato che l’allargamento dei BRICS, attualmente composto di cinque Stati-fondatori – Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa – è “accolto molto positivamente” dal Fondo perché aiuterà a “far abbassare i rischi della frammentazione dell’economia mondiale”.
Secondo un recente studio economico dell’FMI, ha sottolineato Kozack, se il preoccupante processo di frammentazione dell’economia mondiale dovesse continuare, ciò minaccerebbe di far scendere il PIL globale del 7%, una situazione paragonabile all’esclusione dall’economia internazionale di quelle della Germania o del Giappone.
“Per quanto riguarda i BRICS e la sua New Development Bank – ha detto Kozack – il perfezionamento e l’allargamento della cooperazione internazionale, lo sviluppo dei legami economici e commerciali, l’aumento degli investimenti tra i gruppi dei Paesi, nel nostro caso concreto sono i BRICS, sono tutti processi che il Fondo monetario internazionale appoggia e favorisce, perché sono volti a ridurre la frammentazione dei mercati, ad aumentare il commercio, a ridurre i costi di investimento, a ridurre i costi commerciali”, ha detto Kozack.