Il presidente russo, Vladimir Putin, ha accettato “con gratitudine” l’invito del leader nordcoreano, Kim Jong-un, a visitare la Corea del Nord. Il Cremlino ha precisato che il viaggio avverrà “al momento più opportuno”. Per il prossimo mese di ottobre è stata già programmata la visita di Putin in Cina, dove il leader russo avrà dei colloqui con il presidente Xi Jinping.
Il presidente Kim Jong-un ha trasmesso il suo invito a Putin dopo il vertice “a quattro occhi”, che si era tenuto al centro spaziale Vostochny nella regione russa dell’Amur. “Kim Jong-un ha gentilmente invitato Putin a visitare la Corea del Nord al momento più opportuno. Putin ha accettato l’invito con piacere e ha riaffermato la sua volontà di portare avanti la storia e la tradizione dell’amicizia tra Russia e Corea del Nord”, ha scritto l’agenzia di stampa nordcoreana KCNA, secondo la quale i due leader hanno discusso del rafforzamento della cooperazione in tutti i settori di reciproco interesse per “frustrare la minaccia militare e la provocazione degli imperialisti”.
La preparazione del viaggio di Putin è stata subito affidata al ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, che andrà a Pyongyang in ottobre. “Non ci saranno più sanzioni contro la Corea del Nord da parte della Russia. D’ora in poi lavoreremo come partner alla pari. E non faremo passare le nuove sanzioni contro la Corea del Nord al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Le bloccheremo”, ha annunciato Lavrov dopo il summit Putin-Kim. I media russi hanno sottolineato che “la Russia è di fatto uscita dalle sanzioni anti-nucleari contro la Corea del Nord”.
Il consolidamento dei rapporti tra la Russia, la Cina e la Corea del Nord, “spaventa l’Occidente”. ha scritto il quotidiano italiano Avvenire, definendo la tripla alleanza “il patto d’acciaio”.
“L’asse fra Putin e Kim gode anche della benedizione di Xi Jinping”, ha sottolineato l’autorevole quotidiano cattolico, secondo il quale “sarà il tramonto delle Nazioni Unite e il preludio a una nuova era”.