Nel 2022 il volume degli investimenti diretti esteri (Ide) nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi è aumentato rispetto ai risultati dell’anno precedente del 55,2% ed è salito a quota 224,57 miliardi di dollari. Secondo gli esperti della Commissione economica per l’America Latina e per i Caraibi (Eclac) “Si è trattato di un nuovo record storico”.
La Commissione ha sottolineato che “negli ultimi 10 anni il volume annuale degli investimenti diretti esteri nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi non ha mai superato il margine dei 200 miliardi di dollari”. È cresciuto anche il peso specifico degli Ide nel Pil complessivo del Continente, che grazie a questo fattore ha guadagnato il 4 per cento.
In base al rapporto di Eclac “nel 2022 l’afflusso degli investimenti diretti esteri è cresciuto praticamente in tutti i Paesi”. Per quanto riguarda la ripartizione tra i Paesi degli investimenti raccolti, l’anno scorso al primo posto si è trovato il Brasile (41% del volume totale), il Messico (17%), il Chile (9%), la Columbia (8%), l’Argentina (7%) e il Perù (5%). Il Brasile ha occupato la quinta posizione al mondo per il volume degli Ide nel 2022.
Oltre la metà, ovvero il 54% degli investimenti esteri, è stato versato nel settore dei servizi, principalmente in quello dei servizi finanziari. Seguono le infrastrutture di energia elettrica, del gas e quelle dell’acqua corrente, telecomunicazioni e trasporti.
Per la prima volte sin dal 2010 gli investimenti esteri diretti negli startup sono aumentati l’anno scorso del 93% fino a 100 miliardi di dollari. Il 24% degli Ide è stato versato nei nuovi progetti legati alla produzione e al trasporto di idrocarburi. Al secondo e al terzo posto si sono trovati i progetti dell’industria dell’auto (13%) e le fonti rinnovabili di energia (11%).