Londra accusa la società di Mountain View di abuso di posizione dominante nella vendita della pubblicità online
Dopo Unione europea e Stati uniti anche la Gran Bretagna ha aperto un fascicolo contro Google. La società californiana è accusata dalla Competition and Markets Authority (CMA), l’autorità di regolamentazione antitrust britannica, di limitare la concorrenza nel mercato della pubblicità digitarle facendo abuso della sua posizione dominante. Secondo la CMA Google starebbe quindi utilizzando pratiche anticoncorrenziali che potrebbe danneggiare sia gli editori che gli inserzionisti.
“Abbiamo scoperto in via provvisoria che Google sta usando il suo potere di mercato per ostacolare la concorrenza quando si tratta degli annunci pubblicitari che le persone vedono sui siti web – ha spiegato Juliette Enser, Direttore esecutivo ad interim dell’applicazione delle norme della CMA – Molte aziende sono in grado di mantenere i loro contenuti digitali gratuiti o più economici utilizzando la pubblicità online per generare entrate. Gli annunci pubblicitari su questi siti web e app raggiungono milioni di persone in tutto il Regno Unito, favorendo l’acquisto e la vendita di beni e servizi. Ecco perché è così importante che gli editori e gli inserzionisti, che permettono la fruizione di questi contenuti gratuiti, possano beneficiare di una concorrenza efficace e ottenere un trattamento equo nell’acquisto o nella vendita di spazi pubblicitari digitali”.
Sono in corso procedimenti sulle attività di Google nel settore dell’ad tech anche da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dalla Commissione europea.