Anche l’India sta sviluppando la sua intelligenza artificiale

Hanooman

Anche l’India sta sviluppando il suo chatbot di intelligenza artificiale. Si chiamerà BharatGP Hanooman ed è il risultato di una collaborazione tra Reliance Industries e otto istituti universitari. Hanooman renderà accessibili le tecnologie avanzate di intelligenza artificiale in 11 lingue locali (tra cui Hindi, Tamil, Telugu, Malayalam e Marathi ma manca l’Urdu, la lingua più parlata dalla comunità musulmana) secondo un modello che intende dare la priorità alla governance, alla sanità, all’istruzione e ai servizi finanziari.

Reliance Industries, alla cui guida c’è Mukesh Ambani, l’uomo più ricco dell’Asia, è la più grande compagnia privata indiana con vari rami di business che vanno dal petrolifero, al chimico, al tessile fino alla grande distribuzione organizzata e alle telecomunicazioni e ha sostenuto questo progetto segnando un ruolo importante di Nuova Delhi nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale con un prodotto che, secondo quanto ripotano i media indiani, sarà in “stile ChatGPT”.

La società del gruppo che segue direttamente il progetto è la Reliance Jio Infocomm, che è anche uno dei maggiori operatori di telefonia mobile del Paese. Invece la capofila dei partner scientifici è l’Indian Institute of Technology di Bombay, che coordina varie università distribuite i vari stati indiani con l’obiettivo di rendere il consorzio maggiormente rappresentativo e l’intelligenza artificiale disponibile anche per le vaste fette della popolazione che non sanno l’inglese.