Le devastanti inondazioni in Libia sono costate la vita ad almeno 10.000 persone ma si teme che il tragico bilancio possa crescere rapidamente. La solidarietà del mondo: l’Italia invia due aerei e una nave per aiutare la popolazione della Libia.
La situazione a Derna, la città portuale libica praticamente rasa al suolo lo scorso fine settimana in seguito a un’alluvione di proporzioni bibliche, è stata descritta dalla Croce Rossa Internazionale come “catastrofica oltre ogni comprensione”. La Croce Rossa ha dichiarato che soltanto a Derna ci sarebbero più di 10.000 persone morte o disperse.
Il Paese nordafricano è stato colpito dalla tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla sua costa settentrionale. Il sindaco di Derna ha smentito le stime della Croce Rossa: secondo quanto è stato reso noto dal primo cittadino, la stima delle vittime si aggira tra le 18 e le 20mila persone. Interpellato dall’emittente televisiva saudita Al Arabiya, il sindaco ha spiegato che “le cifre si basano sul numero di comunità distrutte dall’acqua dell’alluvione”. I rappresentanti delle Nazioni Unite hanno detto che la situazione è di assoluta emergenza e si teme per la salute dei residenti: l’acqua è contaminata, i corpi non ritrovati rimangono sotto le macerie o in mare, aumentando il rischio di malattie infettive.
Molti Paesi del mondo hanno immediatamente espresso la propria solidarietà con il popolo libico. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato al Governo di offrire alla Libia tutti gli aiuti indispensabili. La Gran Bretagna stanzierà 1,25 milioni di sterline per aiutare la popolazione disastrata a far fronte alle drammatiche conseguenze dell’alluvione senza precedenti.
Il Governo italiano sta preparando l’invio di aiuti umanitari destinati alle popolazioni più colpite. Da Pisa due velivoli dell’aeronautica militare italiana sono pronti a fare la spola con la Cirenaica per portare aiuti, mentre in campo c’è anche la nave San Giorgio che si sta dirigendo a Derna.
In Egitto hanno avviato la costruzione di alcuni campi “per dare rifugio ai fratelli libici che hanno perso le loro abitazioni”.
Intanto le unità della marina militare libica stanno navigando al largo di Derna per recuperare i corpi “di intere famiglie che sono state spazzate via in mare”, hanno scritto le autorità in un comunicato. È quello che è successo a circa un quarto della città di centomila abitanti: le case, la gente che ci abitava e i veicoli, tutto è stato travolto e trascinato verso il Mediterraneo.