Argentina, il tasso di povertà sale al 52,9%

Nel secondo semestre dell 2023, l'INDEC aveva registrato un tasso del 41,7%.

In Argentina il tasso ufficiale di povertà è cresciuto al 52,9% nel primo semestre del 2024, ovvero nei primi sei mesi del governo Milei.

Come si legge in un report dell’Istituto di statistica argentino (INDEC): “La percentuale di famiglie al di sotto della soglia di povertà ha raggiunto il 42,5%; il 52,9% delle persone vive in queste famiglie.
Il 52,9% delle persone vive in queste famiglie. All’interno di questo gruppo vi è il 13,6% di famiglie al di sotto della soglia di indigenza che comprende il 18,1% delle persone”.

Per il presidente-economista è un brutto colpo. Prima delle diffusione dei dati in ogni caso, Manuel Adorni, portavoce del governo aveva spiegato: “Noi non neghiamo la realtà, ma la affrontiamo” sottolineando che l’eredità ricevuto da Milei è stata “disastrosa, tra le peggiori della storia. Siamo riusciti ad evitare un’iperinflazione che avrebbe portato l’indice di povertà al 95%”.

Il Fondo Monetario Internazionale, con cui l’Argentina è indebitata per 43 miliardi di dollari, sta in ogni caso sostenendo la “terapia d’urto” che con alterne fortune Milei ha cercato di implementare in questi primi mesi di governo.

“Siamo in un processo di ricostruzione e ci sono diverse questioni che non sono allineate con la realtà, dal tasso di cambio ai prezzi regolamentati, ai trasporti, nessuno ha detto che si trattava di un processo semplice o che l’attività o lo stipendio non ne avrebbero risentito”, ha concluso Adorni.