Il Senato ha approvato con 61 voti a favore e otto contrari la riforma del sistema pensionistico
Nuovo passo falso per il governo argentino di Javier Milei sulle pensioni. Dopo l’approvazione della Camera nel mese di giugno, il 22 agosto anche il Senato ha approvato (61 voti favorevoli e 8 contrari) la riforma del sistema pensionistico, che contiene un adeguamento all’inflazione a doppia cifra del Paese.
Una scelta che rischia di mandare all’aria il piano di rigore fiscale voluto da Milei, così il presidente ha annunciato che porrà il suo veto sulla riforma. Questa legge “aveva come unico obiettivo quello di distruggere il programma economico del governo” e prevederebbe una spesa aggiuntiva del’1,2% del PIL, ha scritto su X l’ufficio di Milei.
Milei ha spiegato che quello del Congresso nazionale è “un atto di populismo demagogico, ha approvato un disegno di legge irresponsabile, illegale e incostituzionale che stabilisce spese esorbitanti senza la corrispondente voce di bilancio”. In carica da dicembre 2023, Milei è alle prese con provvedimenti nel segno dell’austerità per cercare di combattere la cronica crisi economica Argentina e l’inflazione fuori controllo. Nel frattempo circa metà della popolazione è colpita dalla povertà.