Julian Assange è libero, trovato un accordo con gli USA

Il fondatore di Wikileaks lascerà la Gran Bretagna e potrà tornare in Australia dopo cinque anni di carcere

Dopo cinque anni di detenzione nel carcere di Belmarsh, a Londra, in Gran Bretagna Julian Assange è ora libero in seguito a un patteggiamento con gli Stati Uniti.

Il 52 enne australiano si dichiarerà colpevole di un solo capo d’accusa e verrà condannato a 62 mesi di carcere, già scontati interamente. Assange, all’anagrafe Julian Paul Hawkins, ha lasciato il 24 giugno il Regno Unito: è accusato di aver pubblicato, a partire dal 2010, 700.000 documenti riservati relativi alle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti.

“Julian Assange è libero – si legge sull’account X di Wikileaks – Ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh la mattina del 24 giugno, dopo avervi trascorso 1901 giorni. Gli è stata concessa la libertà provvisoria dall’Alta Corte di Londra ed è stato rilasciato all’aeroporto di Stansted nel pomeriggio, dove è salito su un aereo e ha lasciato il Regno Unito. Questo è il risultato di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unite. Ciò ha creato lo spazio per un lungo periodo di negoziati con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che ha portato a un accordo non ancora formalmente concluso (…). Dopo più di cinque anni in una cella di due metri e mezzo, isolato 23 ore al giorno, si riunirà presto alla moglie Stella Assange e ai figli, che hanno conosciuto il padre solo da dietro le sbarre”.

Assange è stato considerato da alcuni un paladino del libero giornalismo e della libertà d’espressione, da altri un hacker che ha irresponsabilmente diffuso dati secretati mettendo in pericolo la vita di diverse persone.

Secondo l’entourage del sito web: “WikiLeaks ha pubblicato storie rivoluzionarie di corruzione governativa e abusi dei diritti umani, chiedendo ai potenti di rispondere delle loro azioni. Come caporedattore, Julian ha pagato duramente per questi principi e per il diritto della gente a sapere”.

Su Assange pendevano 18 capi d’accusa e avrebbe rischiato fino a 175 anni di carcere se fosse stato riconosciuto colpevole per tutti. Ora dovrà comparire in tribunale nel territorio americano delle Isole Marianne Settentrionali, nel Pacifico, presumibilmente mercoledì mattina. Per il via libera finale all’accordo serve ora l’approvazione di un giudice federale.