Austria: si prospetta un Governo tra il partito della Libertà (FPÖ) e il Partito popolare (ÖVP)

Il presidente austriaco, Alexander Van der Bellen ha affidato a Herbert Kickl, leader della FPÖ, il compito di formare un nuovo esecutivo.

Alexander Van der Bellen (a sinistra) e Herbert Kickl

In fin dei conti è successo quel che doveva succedere: al partito di destra “Libertà d’Austria” (in tedesco Freiheitliche Partei Österreichs, FPÖ), vincitore delle elezioni legislative di settembre 2024 con il 29% dei voti favorevoli, è stato affidato il compito di formare un nuovo Governo austriaco.

Dopo le dimissioni del cancelliere federale austriaco, Karl Nehammer, il presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen, ha invitato Herbert Kickl, leader del partito FPÖ, per affidarli il delicato compito di dare al Paese un nuovo esecutivo. “È ancora mio compito costituzionale esplorare le possibilità per poter creare un Governo di maggioranza in Austria” e per questo motivo “ho dato mandato al leader del Partito della Libertà, Herbert Kickl, di formare un nuovo esecutivo con il ‘Partito popolare’ (ÖVP)”, ha dichiarato Van der Bellen, al termine dell’incontro con Kickl al palazzo presidenziale di Vienna.

Il presidente austriaco ha anche sottolineato come questa decisione non sia stata presa “alla leggera” e che si assicurerà che “i principi e le regole della Costituzione siano rispettati correttamente”.

“Uno dei compiti costituzionali più importanti del presidente federale è quello di garantire che il Paese abbia un governo funzionante. Il rispetto per il voto degli elettori richiede che la loro volontà si rifletta nel governo. Due dei tre partiti che hanno ottenuto più voti devono ora collaborare. Una cooperazione con Kickl era stata categoricamente esclusa all’epoca dalle forze politiche coinvolte. Il cancelliere Karl Nehammer ha quindi cercato di formare una coalizione a tre con il Partito socialdemocratico (SPÖ) e i Liberaldemocratici (NEOS) ma, come sapete, questi negoziati sono falliti”, ha dichiarato Van der Bellen.

Il presidente ha poi aggiunto che, a seguito delle dimissioni del cancelliere, il leader ad interim dell’ÖVP, Christian Stocker, ha aperto a una possibile coalizione con l’FPÖ e ha inoltre aggiunto che con Kickl “sono state discusse varie questioni e opzioni”.

Alice Weidel

Le svolte della vita politica in Austria si trovano al centro dell’attenzione della vicina Germania. Il Governo tedesco guarda “con grande interesse agli ultimi sviluppi politici in Austria”. E’ quanto ha dichiarato il portavoce dell’esecutivo tedesco, Steffen Hebestreit, secondo il quale “in questo momento il Governo non commenterà in alcun modo la situazione”.

“È appropriato che questi eventi abbiano luogo e che non siano da noi commentati al momento, è così che dovrebbe essere nei rapporti di buon vicinato. Karl Nehammer è ancora in carica come cancelliere federale in Austria. In questo senso, anche il Governo austriaco è pienamente in grado di agire e funzionare, e questo è importante e positivo per noi. In fin dei conti, abbiamo a che fare con coloro che sono stati eletti in elezioni democratiche”, ha sottolineato Hebestreit.

Invece i leader politici tedeschi non esitano a commentare la crisi politica in Austria. Per il leader del partito tedesco “Alternativa per la Germania” (AfD), Alice Weidel (nella foto), “la politica antidemocratica di esclusione nei confronti del partito “Libertà d’Austria” (FPÖ) è chiaramente fallita e sta portando i partiti conservatori in un vicolo cieco esponendoli alle ideologie di sinistra”.

Riferendosi al cancelliere austriaco uscente, Karl Nehammer, che si era espresso contro una coalizione tra il suo “Partito popolare” e l’FPÖ di Kickl, Alice Weidel ha aggiunto che “il cancelliere ha giustamente fallito con la sua politica di ignorare la volontà della maggioranzadel popolo austriaco”. In questo contesto in vista delle elezioni generali in Germania in programma per il 23 febbraio prossimo, Weidel ha suggerito al leader dell’Unione cristiano democratica tedesca (CDU), Friderich Merz, di “osservare bene il destino di Nehammer e di farsi un esame di coscienza per il bene della Germania”, invitandolo implicitamente – in caso di vittoria alle elezioni della CDU – a intavolare discussioni per creare una coalizione di Governo anche con l’AfD.

Kickl dovrà diventare “cancelliere di tutti gli austriaci”

Come scrive oggi la stampa austriaca “resta da vedere in fine dei conti se e quando il Governo Kickl-Stocker verrà alla luce e che con quale programma”. L’Austria, come il resto dell’Europa, viene da un periodo complicato, generato soprattutto dai riflessi economici del conflitto in Ucraina: ristrutturazione delle finanze, lotta all’inflazione e riconversione energetica dopo l’addio al gas russo sono i temi all’ordine del giorno, insieme a quelli di sicurezza e immigrazione. La vera sfida per Herbert Kickl sarà quella di trasformarsi da “rumoroso megafono dell’opposizione” a cancelliere di tutti gli austriaci.