Austria: un primo risultato delle consultazioni tra FPÖ e ÖVP

È stato concordano in linea di principio un piano di austerità. Il leader del “Partito della Libertà”, Herbert Kickl: “Non ci saranno aumenti delle imposte di massa come l’IVA o una tassa sul carburante”.

Herbert Kickl

In Austria, lunedì, 13 gennaio, il “Partito della Libertà” (FPÖ), vincitore delle elezioni legislative con il 29% delle preferenze degli elettori, e il “Partito popolare” (ÖVP), arrivato secondo con il 26,3% dei voti favorevoli, hanno proseguito le consultazioni politiche, volte a creare una coalizione di governo. “Durante le consultazioni per prima cosa ci concentreremo sul bilancio dello Stato”, ha dichiarato il leader ad interim dell’ÖVP, Christian Stocker.

Durante i negoziati di coalizione per la formazione del governo in Austria, i due partiti ostili sono riusciti a concordare sulla necessità di “approvare un nuovo piano di austerità” per scongiurare la minaccia di una procedura dell’Unione europea per il cosiddetto “eccessivo deficit di bilancio”.

“Nei negoziati di coalizione è stato concordato in linea di principio un pacchetto di circa 6,3 miliardi di euro. Questo accordo di base sulla necessaria riduzione del debito è importante, i dettagli sono ancora in fase di elaborazione”, ha dichiarato il leader dell’FPÖ, Herbert Kickl, il quale ha sottolineato che “non ci saranno aumenti delle imposte di massa come l’IVA o una tassa sul carburante”.

L’inizio delle consultazioni sabato, 11 gennaio, migliaia di austriaci erano scesi in piazza per protestare a Vienna, Innsbruck, Salisburgo e Graz. Secondo le stime della polizia, nelle capitale austriaca si sono radunati circa 25.000 manifestanti davanti alla sede della Cancelleria e hanno esposto cartelli e striscioni con messaggi come “Non vogliamo un’Austria di destra”.