Dopo l’annuncio di profit warning i titoli del gruppo automobilistico Stellantis hanno perso il 14,5 per cento
Come se non bastassero i dati deludenti sulle immatricolazioni in agosto, la tempesta sul settore dell’auto, ha trascinato lunedì, 30 settembre, nell’occhio del ciclone le Borse europee, che hanno chiuso tutte in rosso, affossate dal profit warning del gruppo automobilistico Stellantis.
Stellantis ha comunicato una revisione al ribasso (profit warning) dei suoi risultati economici e finanziari nel 2024 per i gravi “problemi di performance nel Nord America, e per il deterioramento nelle dinamiche del settore a livello globale”. L’annuncio ha fatto crollare il valore delle azioni di Stellantis in borsa, che alla chiusura hanno lasciato sul terreno il 14,5 per cento.
In particolare Stellantis ha annunciato “di aver cambiato le stime su due indicatori chiave: il margine del risultato operativo è sceso dal precedente 10% al 5,5%-7 per cento. Inoltre è stato rivisto sempre al ribasso il flusso di cassa industriale, ovvero la liquidità generata dall’attività principale, che da positivo è diventato a dire poco negativo, indicando perdite comprese tra i 5 e i 10 miliardi di euro.
Come scrive la stampa italiana “Stellantis è in crisi da tempo”, e in Italia il gruppo automobilistico è molto criticato sia dal Governo che dai sindacati per la “costante riduzione della produzione presso gli stabilimenti italiani, con conseguente impatto sui lavoratori e sulle aziende dell’indotto”. Stellantis, come molte altre case automobilistiche risente di una grave crisi che ha colpito tutto il settore europeo dell’auto e che sta avendo pesanti conseguenze praticamente su tutti i produttori, tra cui la trojka dei major tedeschi Volkswagen, Mercedes Benz e BMW.