La Germania è contraria, ci sono 4 mesi per una decisione definitiva
A partire dal 5 luglio 2024 saranno i operativi i dazi che la Commissione europea ha deciso di imporre alle auto elettriche Made in China.
Si tratta di “dazi provvisori di natura compensativa sulle importazioni” che vanno dal 17,4 al 37,6%. In particolare per Byd i dazi saranno al 17,4%, per Geely al 19,9% e per Saic al 37,6%. mentre per altri produttori che hanno collaborato all’indagine di Bruxelles che era iniziata a giugno 2023 saranno soggetti a un dazio del 20,8% mentre saranno al 37,6% per le società che si sono rifiutate di collaborare. I dazi, come detto, hanno natura provvisoria e a ottobre dovranno essere confermati da una decisione degli Stati membri dell’Unione europea e, se confermati, dureranno poi per 5 anni.
L’esito è tutt’altro che scontato: la Germania è contraria e chiede una mediazione, in particolare perché la Cina è uno dei principali mercati di sbocco per l’automotive tedesco, mentre Francia, Spagna e Italia sono più favorevoli. I dazi potrebbero essere bloccati se almeno 15 Paesi dei 27 che compongono la UE, in rappresentanza di almeno il 65% della popolazione dell’Unione esprimesse voto contrario.
La Cina, attraverso il portavoce del ministero del Commercio He Yadong ha fatto sapere che “lavorerà nella stessa direzione e mostrerà sincerità nel portare avanti la consultazione sull’indagine antisovvenzioni. La consultazione dovrebbe basarsi su fatti e regole e dovrebbe portare a una soluzione accettabile per entrambe le parti il prima possibile” .