Azerbaigian, al via la COP29 sul clima: tanti leader assenti

Fa discutere la promessa di Donald Trump di uscire dall'Accordo di Parigi

E’ iniziata l’11 novembre la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici del 2024. A Baku, in Azerbaigian, Pese ospitante, sono attesi vari leader a livello golbale ma le presenze sono in calo: secondo l’UN Climate, sono stati accreditati circa 51mila partecipanti, un numero inferiore rispetto alla COP28 di Dubai.

E si registrano numerose assenze di alto livello. Non ci saranno i leader europei Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Ursula von der Leyen. Non ci saranno i leader dei due Paesi più popolosi del mondo: Xi Jinping e Narendra Modi e nemmeno Luiz Inacio Lula da Silva, che sarà l’ospite della COP 30 del prossimo anno che si terrà in Brasile. Non ci sarà il presidente russo Vladimir Putin, con la delegazione del Paese che sarà rappresentata dal Primo Ministro Mikhail Mishustin.
Mancherà anche il presidente uscente degli Stati uniti, Joe Biden, ma fa molto discutere la posizione del neoeletto Donald Trump che vorrebbe uscire dall’Accordo Parigi sul clima: almeno questo è quello che il tycoon ha promesso in campagna elettorale spiegando che sarà una delle prime cose che farà quando sarà effettivamente in carica. Il Wall Street Journal spiega che il provvedimento sarebbe già stato messo a punto e sarebbe pronto per la firma. L’Accordo di Parigi erano stati firmati nel 2015 e prevedono un impegno a livello globale per limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi. Iran, Yemen e Libia erano già fuori dagli accordi.

La Conferenza cade alla fine del 2024, anno che seguendo il trend dei primi 10 mesi potrebbe essere il più caldo mai registrato con la temperatura media in superficie, nel periodo da gennaio a settembre, è stata di 1,54 gradi sopra i livelli pre-industriali.

In apertura della COP29 Antonio Guterres segretario generale delle Nazioni Unite, che spiegato che “Coloro che cercano disperatamente di ritardare e negare l’inevitabile fine dell’era dei combustibili fossili cercano di trasformare l’energia pulita in una parolaccia. Perderanno. L’economia è contro di loro. Le soluzioni non sono mai state più economiche e accessibili”.

Papa Francesco, nell’Angelus di domenica 10 novembre ha invece ricordato: “tre anni fa veniva avviata la piattaforma dell’azione Laudato si’. Ringrazio quanti operano in favore di questa iniziativa e a tale proposito auspico che la Conferenza sui cambiamenti climatici Cop29, che inizierà domani a Baku, dia un contributo efficace per la tutela della nostra casa comune”.