Balcani: scoperta una produzione di massa di monete false da 2 euro

Succede anche questo: l’organizzatore della “zecca” clandestina è un alto funzionario del ministero degli Interni della Macedonia del Nord

Che i microscopici “stati” balcanici, come il Kosovo o la Macedonia del Nord, sono dei territori di disprezzo della legge, lo si sapeva da tempo. Ma la recente scoperta dell’Europol ha messo ancora una volta i vertici europei in imbarazzo. L’agenzia di polizia dell’Unione europea ha annunciato di “aver arrestato un importante funzionario del Governo della Macedonia del Nord, accusato di aver prodotto milioni di monete false da 2 euro”. L’uomo, un 34enne che lavorava per il ministero dell’Interno macedone, è stato arrestato a Pristina, in Kosovo, dopo mesi di indagini.

In seguito all’arresto sono state fatte perquisizioni in diverse località della Macedonia del Nord e del Kosovo, dove sono stati trovati e sequestrati i macchinari per la produzione delle monete contraffatte. Secondo i giudici per l’indagine preliminare dell’Eurojust, l’agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale, l’uomo, assieme ad alcuni complici avrebbe già prodotto in totale 2 milioni di monete false da 2 euro, che venivano man mano messe in circolazione in Kosovo, che non essendo parte né dell’Unione Europea né tanto meno della zona dell’euro, utilizza senza problemi – come il vicino Montenegro – l’unica moneta europea sin dal 2002, senza alcun accordo formale ma con il tacito consenso di Bruxelles.

Il Kosovo è stato formalmente riconosciuto come Stato indipendente da 101 dei 193 Paesi-membri dell’ONU (il 52,3% del totale), tra cui i confinanti Montenegro, Macedonia del Nord e Albania. Tra i membri permanenti del Consiglio di sicurezza, il Kosovo è riconosciuto dagli Stati Uniti, dalla Francia e dal Regno Unito, mentre la Russia e la Cina continuano a considerarlo una provincia autonoma della Serbia.