Banca Intesa Serbia vince il prestigioso premio della rivista “The Banker”

L’impegno e la devozione di Banca Intesa Serbia non sono passati inosservati e la filiale del Paese balcanico del maggiore gruppo bancario italiano, Intesa Sanpaolo, ha vinto il prestigioso riconoscimento della rivista finanziaria mondiale “The Banker” come “banca dell’anno in Serbia nel 2023”.

Come ha annunciato l’autorevole rivista britannica, appartenente al gruppo editoriale The Financial Times, il “premio è stato assegnato sulla base di una serie di indicatori quantitativi aziendali”, tra cui l’ammontare del capitale e delle attività, la redditività e il livello dei crediti in sofferenza, ma anche indicatori qualitativi come iniziative strategiche, investimenti nello sviluppo tecnologico e nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

“Consideriamo il riconoscimento della rivista ‘The Banker’, uno dei riferimenti più rilevanti e prestigiosi negli ambienti finanziari mondiali, come una conferma che i nostri successi aziendali, la dedizione dei nostri dipendenti e la fiducia dei nostri clienti sono riconosciuti anche negli ambienti internazionali di esperti. In un ambiente in cui lo sviluppo tecnologico e le problematiche della sostenibilità stanno cambiando costantemente il settore bancario e le sfide economiche e la concorrenza di mercato complicano ulteriormente il contesto imprenditoriale, abbiamo continuato il trend di risultati aziendali eccezionali rispetto all’anno precedente e confermato la posizione di leader sul mercato, rafforzando ulteriormente il supporto che forniamo ai clienti. Digitalizzazione, finanza sostenibile e sviluppo di giovani talenti, pur preservando la qualità dell’offerta e del portafoglio, rimarranno i pilastri fondamentali della nostra strategia nel prossimo anno al fine di garantire la sostenibilità del nostro sviluppo e di fornire all’economia e ai cittadini serbi un sostegno adeguato e un’esperienza d’uso impeccabile”, ha dichiarato il presidente del Consiglio di amministrazione di Banca Intesa Serbia, Darko Popovic.