E' quanto emerge dalla riunione di Francoforte del 6 e 7 marzo
I membri del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) avrebbero concordato di mantenere tutti e tre i tassi di riferimento invariati nella prossima seduta. Tagliare i tassi ora sarebbe “prematuro” secondo quanto emerge dai verbali della riunione del 6-7 marzo in cui si è stabilito di lasciare invariati i tassi dell’area euro sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.
C’è tuttavia una chiara apertura a un allentamento della politica monetaria nei mesi successivi: “La data per un primo taglio dei tassi comincia ad essere più chiaramente visibile (…) gli argomenti a favore di un taglio si stanno rafforzando”.
Per l’immediato prevalgono però “pazienza e cautela” relativamente alla discesa dell’inflazione che nell’Eurozona sta convergendo più rapidamente del previsto verso il 2%.
Il prossimo meeting della Banca centrale europea è in programma per l’11 aprile, in quella data verrà verosimilmente deciso un primo taglio dei tassi per il mese di giugno. Per l’inizio dell’estate saranno infatti noti più dati, quelli che la BCE continua a definire come la linea guida per ogni sua azione, in particolare si avrà una migliore conoscenza della dinamica salariale. I governatori delle banche centrali europee hanno ancora dubbi residui sulla sostenibilità del processo di disinflazione soprattutto per quello che riguarda i servizi e l’inflazione interna, in particolare per i dubbi sull’andamento della crescita dei salari, della produttività e dei margini di profitto.