“Senza un altro shock economico abbiamo raggiunto il picco dei tassi ma dobbiamo rimanere restrittivi finché non raggiungiamo la certezza”.
Christine Lagarde, intervistata da Bloomberg TV in occasione del World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, ha parlato della situazione economica dell’Unione europea. Le politiche restrittive hanno permesso di imboccare “il giusto percorso”, ha spiegato il presidente della Banca centrale europea (BCE), ovvero quello che contiene l’inflazione che per due anni ha messo a dura prova le imprese e le famiglie europee e che dovrebbe riportare la crescita dei prezzi al livello considerato “fisiologico” del 2%.
Un calo dei tassi “è anche probabile” ha continuato Lagarde ma “finché non siamo convinti che è stabilmente proiettata verso il 2%, e questo è supportato dai dati, non cantiamo vittoria” e, ancora “devo essere prudente perché restiamo dipendenti dai dati e c’è ancora incertezza, con alcuni dati non ancorati al livello che vorremmo”.
Un momento cruciale da questo punto di vista sarà la prossima primavera, quando la BCE avrà un’idea più chiara dei redditi delle famiglie e quindi dell’inflazione attesa. In generale preoccupa, come discusso allo stesso Forum di Davos, la situazione Medio Orientale e in particolare la crisi del Mar Rosso che sta portando al dirottamento di buona parte del traffico commerciale marittimo verso il Capo di buona speranza. Aumentano così i costi di trasporto e assicurativi. Un fatto che inizialmente ha riguardato crociere e navi portacontainer e che negli ultimi giorni si è esteso a petroliere e a navi che trasportano gas liquefatto. Questo, se la situazione non dovesse risolversi, potrebbe contribuire a un “nuovo shock economico”.