La Banca centrale europea nella riunione del 6 giugno ha ridotto di 25 punti base i tassi di interesse che erano fermi da nove mesi dopo che erano interrottamente saliti dall’estate 2022. La Presidente Christine Lagarde, con un articolo sul blog della BCE, ha spiegato le motivazioni della decisione e ha anche detto quali saranno le tre condizioni principali perché si verifichino altri tagli in futuro.
“Oggi riscontriamo progressi su molti fronti – spiega Lagarde – L’inflazione si è ancora dimezzata, portandosi al 2,6%, e al momento è ben instradata per raggiungere il 2% nella seconda parte del prossimo anno. E la nostra politica monetaria contribuisce in misura considerevole al ritorno dell’inflazione all’obiettivo. Riducendo i tassi, abbiamo quindi deciso di moderare il grado di restrizione della politica monetaria”.
Ma la strada per mettere definitivamente al sicuro la dinamica inflativa è ancora lunga e “Per un po’ dovremo ancora tenere il piede sul pedale del freno”.
Le future decisioni della BCE dipendereanno da tre fattori: “Se continueremo a riscontrare un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo, se assisteremo a un allentamento delle pressioni complessive sui prezzi nell’economia e se riterremo ancora altrettanto efficace la nostra politica monetaria nel contenere l’inflazione”.