E' il quarto taglio da giugno 2024, l'economia tuttavia cresce meno del previsto
La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato il quarto taglio dei tassi da quando ha iniziato ad allentare la politica monetaria a giugno 2024. L’istituto presieduto da Christine Lagarde ha deciso di ridurre il costo del denaro di 25 punti base portando così il tasso sui depositi al 3%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,15% e il tasso sui prestiti marginali al 3,40%.
“Il processo disinflazionistico è ben avviato – si legge in un comunicato della BCE – Secondo i nostri esperti l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e al 2,1% nel 2027, anno dell’entrata in vigore del sistema ampliato di scambio di quote di emissione dell’UE. L’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porterebbe in media al 2,9% nel 2024, al 2,3% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e 2027”.
Nonostante l’allentamento della politica monetaria “le condizioni di finanziamento restano stringenti, in quanto la politica monetaria permane restrittiva e i passati rialzi dei tassi di interesse si stanno ancora trasmettendo alle consistenze dei crediti in essere”, spiega ancora l’istituto con sede a Francoforte (Germania) che svela anche che la ripresa economica è più lenta di quanto indicato nelle proiezioni di settembre. Le proiezioni indicano infatti una crescita economica dello 0,7% nel 2024, dell’1,1% nel 2025, dell’1,4% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027 con l’aumento dei redditi reali che dovrebbe portare a maggiori consumi da parte delle famiglie e maggiori investimenti delle imprese.
Il Consiglio direttivo ribadisce poi che l’obiettivo è stabilizzare l’inflazione attorno al 2% e che l’approccio rimane quello basato sui dati e quindi su decisioni prese volta per volta.