I servizi di sicurezza del Belgio stanno monitorando le operazioni del colosso cinese delle vendite online, Alibaba, il cui hub logistico europeo si trova presso l’aeroporto cargo di Liegi.
Lo ha dichiarato la VSSE, ovvero il servizio di intelligence di Bruxelles, che ha spiegato di essere al lavoro per “individuare e contrastare possibili attività di spionaggio o interferenza condotte da entità cinesi, tra cui Alibaba”. Secondo i servizi, la sua presenza in Belgio potrebbe costituire un problema a causa della legislazione che obbliga le aziende cinesi a condividere i dati con le autorità e i servizi di intelligence di Pechino.
Cainiao, la società che rappresenta il braccio logistico di Alibaba (e che appena fatto richiesta per essere quotata alla borsa di Hong Kong nell’ambito del processo di divisione dei rami d’azienda del colosso dell’e-commerce), ha dichiarato che “nega con forza le accuse basate su congetture precedenti. Cainiao è in regola con tutte le leggi e i regolamenti in cui opera”. E, ancora, “la sicurezza dei dati e la protezione della privacy sono di fondamentale importanza per la nostra attività. Rispettiamo tutte le leggi e i regolamenti, incluso il GDPR”. Proprio la raccolta dei dati è al centro delle indagini: il Belgio teme che possano essere usati dalla Cina per scopi non commerciali.
La presenza di Cainiao/Alibaba a Liegi è frutto di un accordo con le autorità del Belgio risalente al 2018 e ha portato nel Paese europeo investimenti per 100 milioni di euro. Quello di Liegi è uno dei due più importanti hub per l’e-commerce a livello globale, essenziale snodo, in questo caso, per permettere consegne in tempi rapidi al 60% della popolazione europea dei beni acquistati sul portale Aliexpress.