I temi toccati dal presidente: diritto all'aborto, tasse ai ricchi, immigrazione, Ucraina e un porto per far arrivare gli aiuti a Gaza
“Lo stato dell’Unione è forte, e si sta rafforzando ulteriormente”. Joe Biden ha aperto con questo messaggio il suo discorso sullo stato dell’Unione, un momento particolarmente importante quest’anno visto che a novembre ci saranno le elezioni presidenziali che, salvo sorprese, lo vedranno nuovamente opposto a Donald Trump che oltre a dominare le primarie repubblicane è anche il favorito dei sondaggi.
E Biden non ha perso tempo di attaccare il suo rivale spiegando che “Il problema non è la nostra età ma quella delle nostre idee”, sottolineando la loro vicinanza anagrafica e spiegando che la differenza la fanno le idee, non poche “stagioni” in più. Nel discorso di oltre un’ora il presidente degli Stati uniti ha sottolineato di aver rafforzato l’economia e protetto i diritti civili: “La vita mi ha insegnato ad abbracciare la libertà e la democrazia. Un futuro basato sui valori fondamentali che hanno definito l’America: onestà, decenza, dignità, uguaglianza. Altri vedono una storia americana di risentimento, vendetta e punizione”, ha spiegato riferendosi ancora al suo rivale.
Biden cerca di affermarsi come il candidato dei progressisti e così ha affrontato temi come il diritto all’aborto e l’assistenza sanitaria, rimproverando poi le grandi aziende e miliardari, che “finalmente pagheranno la loro giusta quota”.
Quindi le grandi crisi internazionali con un messaggio a Putin: “Gli Stati Uniti non si tireranno indietro” e anche qui torna un riferimento a Trump che al contrario vorrebbe “sottomettersi a Putin” aggiungendo che le parole di Trump sulla NATO sono pericoloso e inaccettabili. Sul conflitto a Gaza Biden ha spiegato che “Israele ha il dovere di proteggere i civili nella Striscia. Questa guerra ha avuto un costo in termini di civili innocenti maggiore di tutte le precedenti guerre a Gaza messe insieme” e ha lanciato un’iniziativa: realizzare un porto per portare aiuti a Gaza, “una missione di emergenza per creare una banchina temporanea nel Mediterraneo, sulla costa di Gaza, che possa ricevere grandi navi che trasportano cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei ma non ci saranno truppe americane sul campo”.