La campagna elettorale per le prossime presidenziali statunitensi vedrà l’auto elettrica tra le protagoniste: Biden stabilisce nuovi tetti alle emissioni per gli autoveicoli, Trump promette di cancellare tutto se sarà eletto.
L’amministrazione USA ha annunciato il 20 marzo restrizioni relativamente alle emissioni di auto e camion una mossa per spingere il mercato nella transizione verso i veicoli elettrici, seppur queste misure siano meno drastiche rispetto a quanto precedentemente annunciato.
L’obiettivo è ora quello di una riduzione di quasi il 50% delle emissioni dell’intera flotta nel 2032 rispetto al 2026 ma viene data una maggiore flessibilità ai produttori. In ogni caso entro il 2032 si punta a vendere oltre 50% di auto elettriche o a basse emissioni (ibride). L’Environmental Protection Agency stabiliva inveche che il 60% dei nuovi veicoli dovessero essere elettrici entro il 2030, un obiettivo poco realistico visto che questa quota, nel 2023, è stata solo del 7,6%. Ci sono poi tempi tecnici legati alla riconversione produttiva degli stabilimenti e alla realizzazione di stazioni di ricarica (ne servirebbero 2 milioni).
Secondo quanto riporta Paolo Mastrolilli in un articolo su Repubblica le concessioni fatte ai produttori sono finalizzate a non perdere consensi in alcuni Stati chiave come il Michigan, culla dell’automotive USA, dove Trump sta giocando la carta della resistenza alle troppo stringenti “politiche green”. Al tempo stesso l’attuale presidente strizza l’occhio agli ambientalisti, una componente essenziale del suo elettorato.