Bloomberg: la Germania sta diventando la “zavorra” dell’Europa

Il PIL tedesco dovrà crescere appena dello 0,1% nel 2024

Martin Gornig

Dal debito pubblico in preoccupante aumento del 3,3% nel 2023, al calo a giugno 2024 del 2,6% delle esportazioni verso i Paesi extra UE, i dati economici della Germania continuano a deludere gli analisti, fino al punto che l’agenzia d’informazione statunitense Bloomberg ha bollato il Paese come “zavorra” dell’Europa.

“La Germania, che per molto tempo era vista come il motore della crescita economica europea, sta diventando sempre più una zavorra”, ha scritto l’agenzia statunitense, secondo cui “i numeri sono disastrosi”. Secondo le previsioni del Governo tedesco il prodotto interno lordo (PIL) dovrà crescere appena dello 0,1% nel 2024, ovvero “solo la metà della misera crescita dello 0,2%, registrata nel primo trimestre”.

“La crescita economica ormai stagnante – scrive Bloomberg – non è da imputarsi solo alla deludente gestione dell’esecutivo, guidato dal cancelliere Olaf Scholz”. Secondo gli analisti americani, oltre ai problemi interni, una delle ragioni principali della recessione tedesca “è da ricercarsi nello stop delle importazioni di gas a basso costo dalla Russia”. Le industrie tedesche, soprattutto le case automobilistiche, in passato il “pilastro portante” del successo economico della Germania, “vengono sempre più spesso lasciati indietro dalla concorrenza cinese, in primis per quanto riguarda le auto elettriche”.

E per quanto riguarda l’energia, Bloomberg scrive che la Germania si è trovata in una “crisi senza fine”. In un’intervista all’agenzia americana, Martin Gornig, analista dell’Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW Berlin), ha parlato apertamente di stasi tecnologica: “La Germania non può più investire nella vecchia tecnologia fossile e non sa ancora in quale nuova tecnologia investire”, ha sottolineato Gornig.

E mentre il passaggio energetico sta segnando il passo, il debito pubblico della Germania ha raggiunto un livello record alla fine del 2023 con un aumento di 77,1 miliardi di euro (+3,3% rispetto al 2022), attestandosi a quota 2.445 miliardi di euro.

Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (Destatis) “questo è stato ancora una volta il livello di debito nazionale più alto misurato nelle statistiche alla fine di un anno ed è stato causato principalmente dall’aumento del debito dei Governi federale e statali”.

Secondo Destatis alla fine del 2023 il Governo federale aveva un debito di 1.696,3 miliardi di euro il che significa un aumento del 4,7% rispetto al 2022 (+75,9 miliardi di euro rispetto al 2022). Questo preoccupante incremento è stato causato principalmente dal Fondo di stabilizzazione del settore energetico, ma soprattutto dal Fondo speciale per l’esercito tedesco.

I dati negativi di certo non mancano: gli utili del colosso bancario tedesco Deutsche Bank hanno registrato un calo di 143 milioni di euro nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato della società di trasporto ferroviario tedesca Deutsche Bahn (DB) è crollato nel primo semestre 2024, registrando una perdita di 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Va male anche il commercio della Germania con l’estero: le esportazioni di merci prodotte nel Paese verso gli Stati al di fuori dell’Unione europea sono calate del 2,6% a giugno 2024 rispetto al mese precedente per un totale di 58 miliardi di euro.

E infine una pietra tombale sulle speranze di ripresa economica è stata messa da uno studio della società di consulenza strategica, Ey-Parthenon, riportato dalla testata tedesca “Handelsblatt”, secondo il quale “una ripresa significativa del settore edilizio in Germania avrà inizio solo dopo il 2026”.