Bloomberg: nel 2023 gli investimenti globali nella transizione energetica sono aumentati del 17%

Gli investimenti cinesi nelle energie pulite e rinnovabili hanno totalizzato l’anno scorso i 676 miliardi di dollari. La trojka, composta dell’Unione europea, della Gran Bretagna e degli Stati Uniti ha investito nel 2023 nella transizione energetica 718 miliardi.

“BloombergNef” (BNEF), il dipartimento di ricerca e analisi dell’agenzia Bloomberg, ha pubblicato un rapporto del titolo “Energy Transition Investment Trends 2024” che ha analizzato fino in fondo la situazione attuale e le prospettive della transizione energetica nel mondo. Nel 2023 in tutto il mondo gli investimenti nella transizione energetica a bassa emissione di anidride carbonica sono cresciuti del 17% rispetto ai risultati del 2022 e hanno totalizzato i 1.770 miliardi di dollari. A trainare questa impennata degli investimenti sono stati i settori innovativi dell’energia rinnovabile, dai veicoli elettrici, all’idrogeno verde, all’installazione dei sistemi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

I mezzi di trasporto a trazione elettrica, da autovetture, ai bus e ai veicoli commerciali, è stato l’anno scorso il principale settore per gtli investimenti globali: rispetto al 2022 la crescita è stata pari al 36% e ha raggiunto quota 634 miliardi di dollari. In generale gli investimenti globali nel settore delle energia rinnovabili è cresciuto l’anno scorso ancora dell’8% fino a 623 miliardi di dollari. Al terzo posto si è trovato il settore delle infrastrutture e delle reti elettriche innovative che nel 2023 ha raccolto 310 miliardi di dollari di investimenti. Infine gli investimenti nelle catene di approvvigionamento delle energie pulite sono stati nel 2023 pari a 135 miliardi di dollari e gli analisti di BloombergNef credono che per il 2025 la cifra possa salire a quota 259 miliardi.

“L’anno scorso ha segnato nuovi record per gli investimenti globali nelle energie rinnovabili”, ha dichiarato Meredith Annex, responsabile del settore Clean Power del BNEF e co-autore del rapporto.

A livello globale, la Cina è stata nel 2023 il Paese che ha investito di più nelle energie pulite e rinnovabili, ovvero la cifra astronomica di 676 miliardi di dollari, che rappresentando il 38% degli investimenti di tutto il mondo. Il rapporto ha notato però che gli investimenti cinesi hanno subito l’anno scorso una contrazione dell’11% rispetto ai risultati del 2022. La trojka composta dell’Unione europea, della Gran Bretagna e degli Stati Uniti ha investito l’anno scorso nella transizione energetica 718 miliardi di dollari. Negli Stati Uniti gli investimenti l’anno scorso hanno registrato un’impennata del 22%, fino a 303 miliardi di dollari, il risultato dell’implementazione dell’atto “Inflation Reduction Act”, una legge varata nel 2022 sulla riduzione dell’inflazione, che porta gli Stati Uniti verso il raggiungimento degli obiettivi climatici previsti dall’Accordo di Parigi, contribuendo allo stesso tempo a stimolare lo sviluppo di tecnologie innovative.

Infine nel rapporto sono stati esultati gli sforzi del Brasile, il sesto Paese al mondo e il primo in America Latina, che ha investito di più nella transizione energetica. Secondo il rapporto il Paese latinoamericano ha investito nelle energie nuove 34,8 miliardi di dollari nel 2023. “Il Brasile è visto come protagonista nella transizione energetica, soprattutto nel Sud Globale del mondo. Continueremo a mantenere questa leadership, promuovendo una transizione energetica equa e inclusiva. Prevediamo maggiori investimenti nei prossimi anni, ad esempio nel programma nazionale di idrogeno, in cui si triplicheranno gli investimenti”, ha dichiarato dopo la pubblicazione del rapporto di BNEF il ministro delle Miniere brasiliano, Alexandre Silveira.