Continua la crisi di Boeing, gigante statunitense del settore aerospaziale. Dopo i gravi problemi che hanno afflitto i velivoli 737 Max, 777 e il vettore spaziale Starliner (che ha portato sulla stazione spaziale internazionale due astronauti e poi non è più stata in grado di riportarli a terra, risolverà Elon Musk) arrivano perdite che non si vedevano dal periodo Covid e uno sciopero che interessa migliaia di dipendenti orami da settimane.
Kelly Ortberg, CEO della società è conscia del fatto che gli ostacoli da superare sono enormi ma cerca di infondere ottimismo parlando di un “cambiamento culturale” per superare gli errori commessi. La perdita di Boeing nell’ultimo trimestre sono pari a 6,17 miliardi di dollari mentre il debito consolidato è a 57,9 miliardi.
“Dobbiamo lasciarci alle spalle il passato per fare progredire il gruppo – ha spiegato Kelly Ortberg secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore – Ci vorrà tempo per riportare Boeing ai suoi antichi fasti, ma con la giusta attenzione e la giusta cultura possiamo tornare ad essere un’azienda iconica e leader nel settore aerospaziale”.
Una buona notizia era attesa dalla contrattazione sindacale che avrebbe potuto mettere fine a uno sciopero che dura da metà settembre. Ma la “fumata bianca” non è arrivata. E il sindacato che riunisce macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (IAMAW), circa 33.000 lavoratori, ha comunicato che il contratto provvisorio proposto della società è stato bocciato. Il 64% degli iscritti ha ritenuto la proposta “non adeguata”.