Bolivia, Evo Morales si candiderà alle elezioni del 2025

Evo Morales era già stato presidente della Bolivia dal 2006 al 2019, primo indigeno alla guida del Paese

Evo Morales ha annunciato che tornerà a candidarsi alle elezioni presidenziali del 2025. L’ex coltivatore di coca e sindacalista era già stato presidente della Bolivia dal 2006 al 2019 e la sua candidatura arriva al termine di lunghe schermaglie con il Governo (guidato dal suo stesso partito) e con l’attuale capo di Stato Luis Arce, suo erede politico.

Ad annunciare la candidatura è stato lo stesso Morales che domenica 24 settembre ha scritto su X-Twitter: “Costretti dagli attacchi del governo, dal suo piano di mettere fuori legge il MAS (Movimento per il Socialismo, ndr) e di defenestrarci con i processi politici, fino a eliminarci fisicamente, abbiamo deciso di accettare le richieste della nostra militanza e di tante sorelle e fratelli che partecipano alle manifestazioni in tutto il Paese di essere candidato alla presidenza della nostra amata Bolivia”.

Arriva così al massimo livello la tensione tra i due politici del medesimo partito, un tempo alleati (Arce prima di diventare successore di Morales era stato il suo ministro all’Economia); nei mesi scorsi Morales era arrivato ad accusare i ministri del Governo di complottare contro di lui cercando di coinvolgerlo in casi di corruzione. Non sono mancati anche attacchi personali incrociati che hanno coinvolto i figli dei due politici che sono sostanzialmente in lotta per la prossima candidatura. Candidatura che sarà espressa dalla commissione che sarà formata nel congresso del MAS in programma la prossima settimana.

“Darò tutto quello che posso. Abbiamo ancora forza. Affronteremo con verità, dignità e onestà tutte le aggressioni che subiamo sui social network da parte del ministero della Presidenza. Voglio che il popolo boliviano sappia. Il loro piano è questo: se non riusciranno a fermare il Congresso Ordinario di Lauca Eñe e a squalificarci, useranno una donna per attaccarci, proprio come ha fatto la destra… Sono molto grato alle nostre sorelle e ai nostri fratelli che dal Ministero del Governo ci stanno avvertendo delle loro intenzioni di fermarci e consegnarci agli Stati Uniti”, ha spiegato ancora Morales attraverso x-Twitter.