I sostenitori dell'ex presidente bloccano le strade di Cochabamba ormai da più di 20 giorni
Continua ad aggravarsi la crisi istituzionale in Bolivia che vede opposti l’ex presidente Evo Morales e l’attuale, Luis Arce. Morales era stato il primo presidente indigeno nella storia della Bolivia, in carica dal 2006 al 2019 quando gli era succeduto Luis Alberto Arce, dopo un anno di Jeanine Anez ad interim. I due fanno parte dello stesso partito il Movimento per il socialismo (MAS) e Arce era stato ministro dell’economia più volte con Morales presidente.
Ora i due sono ai ferri corti per il controllo del MAS e Morales continuano a tenere sotto scacco l’economia del Paese con blocchi stradali che già da metà ottobre limitano – in particolare – gli approvvigionamenti di carburante e avrebbero causato perdite economiche che gli analisti stimano in oltre 2 miliardi di dollari.
I sostenitori di Morales dicono che è in corso una vera e propria persecuzione politica che avrebbe l’obiettivo di evitare una sua nuova candidatura alle elezioni presidenziali del 2025. In questa ottica sarebbe da leggere il mandato di arresto per una presunta violenza sessuale su minore parte della “Guardia giovanile” perpetrato quando Morales era presidente.
Nel frattempo è successo di tutto: un tentato assassinio ai danni di Morales, che ha inaugurato uno sciopero della fame “fino a quando il governo non accetterà il dialogo”, e preso in ostaggio attraverso suoi sostenitori 200 soldati dell’esercito.
Il presidente Luis Arce sostiene invece che si sta pianificando un colpo di stato che avrebbe l’obiettivo di permettere una futura nuova candidatura di Morales.
I blocchi stradali sono quasi tutti attorno alla roccaforte di Morales, la regione di Cochabamba. Qui si teme un’escalation di violenza con parte della popolazione che, secondo i media locali, potrebbe rivoltarsi contro i manifestati che sovraintendono ai blocchi. E, secondo quanto riporta l’ANSA, si teme anche che lo scontro possa ampliarsi dal partito MAS all’intera società boliviana. L’attenzione è puntata su Santa Cruz, la città economicamente più importante del Paese dove è forte la presenza dei movimenti conservatori che storicamente si oppongono al MAS.